Rubata la statua della Madonna di Lourdes: «Siamo orfani»

Qualcuno ha forzato la teca portando via l’effigie Cittadini indignati: «Sarà opera di qualche balordo»

Michele Perla

Un furto sacrilego che ha sollevato rabbia e indignazione in un intero quartiere di Rho. Nei giorni scorsi, ignoti hanno rubato la statua della Madonna di Lourdes, ospitata da oltre mezzo secolo in una cappella votiva tra via Pregnana e Missori. Un’effigie sacra diventata ormai un punto di riferimento e di raccoglimento, oltre che per gli abitanti della zona, anche per le centinaia di operai e impiegati occupati in una grande fabbrica a poca distanza. «In un primo momento abbiamo pensato che il proprietario l’avesse rimossa dalla grotta artificiale per manutenzione - raccontano i cittadini -, poi invece abbiamo scoperto l’incredibile verità: persone a dir poco ignobili avevano rubato la Madonnina forzando la teca che la proteggeva». Un gesto tanto più deprecabile in quanto avvenuto proprio nel periodo natalizio, quando la gente si sente più vicina ai simboli di fede. «Cosa se ne faranno mai di una statua sacra – si domandano i cittadini –? Probabilmente è opera di qualche balordo che non aveva di meglio da rubare».
Sul furto stanno indagando i carabinieri ai quali è stata sporta denuncia, e i militari si stanno facendo in quattro per cercare di recuperare e restituire alla gente del posto quell’icona così cara ad adulti e bambini. «La statua della Madonna era stata regalata a mia madre e a tutte le famiglie del quartiere 50 anni fa da don Carlo Maggiolini, prevosto di Rho, nel corso di una commovente e partecipata cerimonia religiosa – ha ricordato Elvio G., pensionato, che fino a qualche giorno fa se ne prendeva cura - .

Da quel giorno la statua ha sempre vegliato sulle famiglie che abitano da queste parti, e non esiste residente che non si sia fermato davanti alla grotta per chiedere la sua benevole protezione. Oggi ci sentiamo tutti un po’ orfani».

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