Rubati sette computer alla Santanchè

Raid nell’ufficio della candidata della Destra

Un furto quanto meno «strano» quello subito da Daniela Santanchè, candidata premier per La Destra: i soliti ignoti sono entrati nel suo ufficio al primo piano di corso Magenta 11 e, tralasciato soldi e oggetti di valore, hanno rubato solo i computer e il cellulare, con i «dati sensibili» per la sua campagna elettorale.
Il colpo è avvenuto nella sede della «Dani comunicazione», società della stessa Santanchè, usato in questi giorni anche come base per l’attività politica della candidata. Verso mezzanotte di lunedì l’ultimo collaboratore ha spento la luce e ha chiuso la porta. Nella notte il colpo: gli intrusi, più che ladri, hanno forzato una finestra e hanno iniziato a perquisire le sei stanze dell’ufficio. Hanno aperto alcuni pacchetti contenenti regali, anche di valore, lasciati però sdegnosamente da parte come numerosi altri oggetti preziosi e 500 euro buttati a terra.


«Spariti invece i sette pc portatili con bozze di manifesti, documenti politici, i miei appuntamenti dei prossimi 15 giorni, indirizzi e il cellulare con tutta la mia agenda - precisa l’onorevole Santanchè -, tutto materiale comunque contenuto anche in altre memorie, per cui la mia attività politica non subirà particolari danni».

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