Via Rubattino, un muro e vigilanza contro gli insediamenti abusivi

La messa in sicurezza dell’area ex-Innse di via Rubattino, da dove ieri mattina sono stati sgomberati quasi duecento nomadi, procede a grandi passi. Il vicesindaco, Riccardo De Corato, ha effettuato oggi un sopralluogo insieme al comandante della Polizia Locale, Tullio Mastrangelo, e ai rappresentanti della Aedes, società proprietaria dell’area, per verificare con i propri occhi quali dovranno essere i prossimi interventi

Via Rubattino, un muro e vigilanza contro gli insediamenti abusivi

Un nuovo muro perimetrale riparerà l’intera area da ulteriori tentativi di occupazione. E se non dovesse essere sufficiente, il resto lo faranno le telecamere, la vigilanza privata fissa e un nuovo impianto di illuminazione. La messa in sicurezza dell’area ex-Innse di via Rubattino, da dove ieri mattina sono stati sgomberati quasi duecento nomadi, procede a grandi passi. Il vicesindaco, Riccardo De Corato, ha effettuato oggi un sopralluogo insieme al comandante della Polizia Locale, Tullio Mastrangelo, e ai rappresentanti della Aedes, società proprietaria dell’area, per verificare con i propri occhi quali dovranno essere i prossimi interventi. «Esiste una convenzione che fissa termini ben precisi - ha sottolineato il vicesindaco mentre le ruspe continuavano a lavorare - la demolizione dei prefabbricati è già iniziata e sta proseguendo». La struttura sotto cui fino a ieri si riparavano i nomadi, in un paio di giorni, come previsto dall’impresa, sarà infatti abbattuta. La zona rientra inoltre nel Programma di Riqualificazione Urbana in programma nel quartiere, compresa via Rubattino. Le operazioni si svolgeranno nel più breve tempo possibile e sotto l’imperativo categorico imposto dal vicesindaco: «non intendiamo più spendere risorse e impiegare uomini per sgomberara questa area». De Corato si è quindi rivolto a chi, «dal Cardinale, al mondo cattolico», ha criticato il Comune per lo sgombero dei rom da via Rubattino, in particolare per l’allontanamento dei nomadi minorenni già inseriti nelle scuole della zona. De Corato ha fatto riferimento a più di un episodio in cui in questa stessa area o in altri accampamenti rom alcuni minorenni sono stati vittime di aggressioni, sequestri e tentativi di stupro. «Dovèera chi oggi parla di immigrazione? - si è domandato il vicesindaco - Non ho sentito nessuno parlare di questi episodi, non ho visto telecamere - ha aggiunto - non sarà perchè esistono minori e minori?». Per De Corato, infatti, «quando noi li sgomberiamo, i rom sono da difendere, e quando invece vengono sfruttati, sequestrati e violentati, nessuno ne parla».

Il vicesindaco è tornato poi a parlare delle proposte di assegnazione delle case popolari ai nomadi. «Non mi risulta ci siano case del Comune abitate o abitabili dai rom - ha spiegato - il resto sono tutte chiacchiere che si continuano a fare».

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