Da mesi rubavano oggetti di valore dai bagagli dei viaggiatori all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Per questo cinque dipendenti della Cooperativa Burlando, che gestisce lo smistamento nello scalo del capoluogo ligure, sono stati arrestati dalla polizia di frontiera con l'accusa di furto aggravato e continuato in concorso. A finire in manette, quattro genovesi di età compresa tra i 28 e i 59 anni e un 50enne originario di Seminara, in provincia di Reggio Calabria. Per due dei cinque arrestati è stata disposta la misura cautelare in carcere, per gli altri sono stati ordinati gli arresti domiciliari. L'inchiesta, condotta dalla polizia di frontiera marittima ed aerea di Genova, sotto la direzione della locale Procura, ha preso il via da numerose segnalazioni e denunce da parte dei passeggeri derubati. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i cinque dipendenti della cooperativa, sub concessionaria della società di gestione aeroportuale, tastavano e maneggiavano le valigie, da cui sottraevano con estrema disinvoltura gli oggetti di maggior valore. Ad incastrarli, le prove raccolte dagli investigatori che per diversi mesi li hanno tenuti sotto osservazione e la settimana scorsa, durante una perquisizione all'interno delle loro abitazioni, hanno rinvenuto e sequestrato parte della refurtiva.
Il quinto dipendente si è costituito alla polizia di frontiera della Stazione Marittima. Si tratta di E.S. che è ora detenuto nel carcere di Marassi dove si trova anche A.L., entrambi assistiti dall'avvocato Federico Figari. Il legale difende anche L.C. e R.S. che sono, invece, agli arresti domiciliari. La misura cautelare in casa riguarda anche M.M. che è difeso dal legale Carlo Biondi. I cinque dipendenti della cooperativa Burlando sono accusati, a vario titolo, di una ventina di episodi, alcuni dei quali consumati e altri tentati.
Due le aggravanti contestate: una specifica e cioè che i furti sono stati commessi su bagagli di viaggiatori in aeroporto, e una generica che è l'abuso di prestazione d'opera. Tra gli oggetti che risultano rubati figurano anche due maglie di calciatori, una di un giocatore del Psv Eindoven e l'altra di un giocatore del Catania prelevate dai rispettivi bagagli. Alcuni oggetti risultati rubati sarebbero stati trovati durante le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati.
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