Rubavano nelle boutique del centro mandando in tilt il sistema antifurto

Mettevano a segno i loro furti all’interno di boutique di alta moda situate nel centro storico. E per far sì che i loro colpi riuscissero utilizzavano un innovativo congegno elettronico che emana frequenze in grado di alterare il funzionamento delle barriere antitaccheggio. Cinque cittadini provenienti dalla Croazia, tre donne e due uomini, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, con l’accusa di furto aggravato.
Per testare il congegno la banda utilizzava una banconota da 100 euro con, applicata, una piccola piastra adesiva con cui attraversavano le barriere al momento dell’ingresso nel negozio. Quando il sistema non funzionava la banda impiegava il «vecchio» metodo delle borse schermate.
Dopo averli visti aggirarsi con fare sospetto all’interno di alcune boutique di via dei Condotti, senza acquistare alcunché, i militari li hanno bloccati e condotti in caserma.


A seguito delle perquisizione sono stati trovati in possesso di due disturbatori di frequenze, due panciere in stoffa utilizzata per occultare i capi d’abbigliamento sotto gli indumenti, una borsa schermata ed alcuni abiti griffati, tre dei quali erano stati rubati recentemente in due negozi del centro di Venezia, il tutto per un valore complessivo che ammontava a circa 15mila euro.

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