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Ruby, una donna sempre in fuga da guai e bugie

La prima notizia confortante è che la marocchina, in arte egiziana Karima El Mehroug, in arte Ruby rubacuori, parla un italiano migliore di quello delle sue coetanee italiane. Siccome fondamentalmente lo ha imparato più dalla televisione che dai libri, la cosa fa riflettere. La seconda (...)
(...) notizia confortante è che la bella diciottenne al centro dello scandalo dell'anno, intende sposarsi presto. Auguri e figli maschi, è il caso di dire, con abito bianco, fori d'arancio e tutto il resto. Fossimo nel Cavaliere, faremmo da testimoni alle nozze.
Kalispéra! è un programma strano, una specie di cicaleccio da scapoloni un po’ sui generis: c'è Wilma de Angelis che canta «Patatina», fra un ammicco e l'altro degli ospiti, Silvana Pampanini che alza ancora le gambe a squadra, Rocco Siffredi, il porno-attore re dei meroloni che inneggia all'amore coniugale, Teo Teocoli che racconta quando andò a cena con l’Avvocato e questi gli domandò se fosse «gveco»... È tutto uno sbaciucchiamento, un «amoreee», «tesoroooo», c’è un labrador che dorme tranquillo sul tappeto, ogni tanto suona il campanello della porta e il nuovo visitatore viene accolto dal grido gioioso di «kalispéra», il buona sera greco, c’è l’angolo del caminetto, la tata, la cucina a vista. Sinceramente, non ci fa impazzire, ma noi non siamo nessuno, il programma piace e ha successo e insomma la maggioranza ha le sue ragioni che la minoranza non capisce, ma riconosce.
In questo contesto, l'altra sera, Ruby ha fatto un figurone. Si è commossa e ha pianto, raccontando la storia a forti tinte della propria pubertà e adolescenza, è stata autoironica, ha sfoderato un paio di proverbi, ha usato il termine wonderwoman, ha raccontato in modo spigliato il perché di questo suo nome d'arte, preso in prestito da un libro (o era un fumetto?) marocchino, è apparsa spesso molto più matura della sua età e qualche volta più immatura di quei semplici diciotto anni che sono croce e delizia di chi se li ritrova addosso.
A me Ruby sta simpatica, al netto delle palle raccontate, delle verità vere e di quelle immaginarie, delle mitomanie e dei sotterfugi, dell'avidità un po’ animalesca e del cinismo di chi cerca di sfruttare tutto e tutti... Mi sta simpatica perché è finita in un tritacarne che forse farà la sua fortuna effimera, ma di certo ne fa un oggetto di pettegolezzo moralistico-sessuale, e perciò pornografico. È stupefacente come un esercito di scrivani schierato sul fronte del decoro e della dignità dell'elemento femminile da tutelare, sottolinei ogni due per tre il particolare più scabroso di una sua telefonata privata, il pettegolezzo più pecoreccio, l’illazione più meschina che la riguardano... Se sono questi i tutori della morale viene da chiedersi che razza d'inferno debba essere la loro vita.
A me Ruby sta simpatica perché è una eternamente in fuga: dal suo Paese d’origine, dalla famiglia, dall'assistenza altrui, da sé stessa. È una comparsa che non vuole rassegnarsi all'anonimato, una che non sa far nulla e perciò è capace di tutto, ha come unico capitale da spendere il proprio corpo e perciò investe su quello.
A me Ruby sta simpatica persino per quella sua sorta di razzismo inconscio, da poveri, che la spinge a camuffare una nazionalità, la propria, con un’altra considerata più onorevole: la marocchina che si vuole egiziana perché vive in un'Italia dove evidentemente la memoria delle «marocchinate» della Seconda guerra mondiale ancora aleggia, gettando uno sgradevole riflesso... E quindi, meglio scegliersene un'altra, l'ombra più rassicurante delle piramidi, dei faraoni, magari di Cleopatra...
L’altra sera a Kalispéra!, Ruby mi ha fatto anche tenerezza, perché poi io, come il Cavaliere, sono un sentimentale e quando vedo le lacrime femminili mi sento disarmato e mi viene subito l’istinto di asciugarle. E pazienza se nel farlo ci rimetto il fazzoletto o qualcos'altro, fa parte della vita. In Boule de suif, il bel racconto di Maupassant ambientato al tempo della guerra franco-prussiana, una prostituta aiutava un gruppo di connazionali usando, a petto dell'esercito nemico occupante, il proprio corpo come lasciapassare.

Erano stati i pavidi e boriosi borghesi suoi concittadini a chiederle questo sacrificio, a pregarla in tal senso: a pericolo scampato le daranno della puttana. Ruby farebbe bene a leggerlo. È più istruttivo della serie del Maresciallo Rocca, grazie alla quale imparò ad amare l'Italia e sognò di venirci un giorno a vivere.

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