Claudio De Carli
Oggi Enac, nella riunione pomeridiana delle 16, porta il problema dellinquinamento acustico e ambientale di Linate allattenzione del Cda. Una storia lunga, una Commissione aeroportuale antirumore che ci sta lavorando sopra da quasi quattro anni, coinvolti i comuni di Limito, Pioltello, Peschiera Borromeo, Segrate, San Giuliano, San Donato e Milano.
Il problema delle rotte, di atterraggi e decolli, di aerei che passano sopra le teste degli abitanti è diventato la motivazione principale della riduzione del traffico dello scalo avanzata da Enac, lente nazionale aviazione civile. Questa motivazione è ritenuta molto delicata dalla Commissione europea che mette al primo posto i problemi ambientali nel decidere la vita e quindi il traffico di uno scalo. E in ultima analisi sarà proprio la Comissione europea a decidere la questione. La Commissione antirumore ha tentato di trovare una soluzione per ridurre gli effetti dellinquinamento acustico ma ha sempre cozzato con le diverse esigenze di ogni comune. Per San Giuliano e San Donato il problema sono gli aerei a bassa quota trovandosi sulle rotte di atterraggio. Limito e Pioltello, avendo sul loro territorio un polo chimico, impugnano una legge che in questi casi prevede il non sorvolo. Mentre Segrate deve fare i conti con la quasi totalità dei decolli, in quanto tutti gli aerei, appena si alzano passano su questo comune, circa 210 sorvoli al giorno. Lultima proposta della Commissione è stata quella di sperimentare per un periodo di 28 giorni dei cambiamenti di rotta che in realtà scaricavano tutto su Segrate che si è trovata sola contro tutti. A questo punto però la proposta è piombata sul tavolo di Roma dellEnac e la risposta è contenuta in un documento che lEnte invia il 24 giugno alla Direzione aeroportuale di Linate di cui siamo entrati in possesso. La risposta in sintesi è questa: no alla sperimentazione, innanzitutto salvaguardare le esigenze del mercato e quindi evitare maggiori consumi di carburante attraverso rotte più lunghe, con un problema che, seppur urgente, non è così impellente da dover essere risolto a breve. LEnte chiede di mappare la zona ben sapendo che questo monitoraggio non può essere effettuato in pochi giorni e neppure in pochi mesi, rimandando il problema ad altre date.
Tutto questo sembra fare a pugni con limprovvisa frenesia di Enac nel voler risolvere questo problema in tempi stretti.
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