Russia furiosa La Nato espelle due spie di Mosca

Torna un clima da guerra fredda tra l’Alleanza atlantica e la Russia. La Nato ha espulso due diplomatici russi nell’ambito di uno scandalo di spionaggio in cui un funzionario estone è finito in carcere lo scorso febbraio per aver fornito a Mosca informazioni segrete. I due erano collegati alla missione che la Russia, pur non essendo membro dell’Alleanza, sta svolgendo ai quartieri generali della Nato.
L’ambasciatore di Mosca presso la Nato ha intanto negato che i due russi stessero spiando: «Si tratta di una bieca provocazione, basata su un pretesto completamente inventato», ha detto Dmitry Rogozin. La risposta russa alle espulsioni sarà «dura e decisiva», ha aggiunto Rogozin che ha definito la decisione della Nato «un rozzo tentativo di distruggere gli sforzi volti a migliorare le relazioni tra Russia e Stati Uniti».


La Nato ha ordinato ai diplomatici di andarsene nello stesso giorno in cui ha riavviato colloqui formali con la Russia, otto mesi dopo la sospensione dei contatti a causa della guerra tra Russia e Georgia lo scorso agosto. La Russia, che comunque guarda alla Nato con grande sospetto, era già risentita per le esercitazioni militari della Nato previste per il 6 maggio in Georgia: anche queste sono state definite «una provocazione».

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