Russo investe uno scooter ma ha fretta e lascia 4mila euro

A Forte dei Marmi, un russo investe un ragazzo in ciclomotore. Per fortuna nessuna conseguenza. Per evitare l'attesa dei vigili, l'investito coperto di soldi

Russo investe uno scooter 
ma ha fretta e lascia 4mila euro

Forte dei Marmi - La leggenda vuole che per le loro lussuosissime dimore qualcuno abbia ordinato materassi intrecciati con filo d'oro. D'altronde in Versilia, da qualche anno meta estiva dei ricchi dell'Est, i russi non passano inosservati: alberghi a cinque stelle, yacht principeschi, ristoranti 'in' che più 'in' non si può. E anche quando circolano in strada, trovano il modo di essere sopra le righe. Come è successo la scorsa notte a Forte dei Marmi, dove un russo alla guida di un'auto inevitabilmente di grossa cilindrata ha tamponato un anonimo abitante del posto, che viaggiava sereno su un semplice scooter. Chiamare i vigili? Macché: il russo ha chiesto scusa aprendo il portafogli e consegnando all'altro 4 mila euro in contanti. "Non posso aspettare, ho fretta", si è giustificato. A raccontare la vicenda è stato lo stesso scooterista che, fra l'imbarazzo e la sorpresa, temendo che quella inedita forma di constatazione amichevole potesse nascondere qualche grana, ha telefonato alla polizia. All'agente che gli ha risposto, ha spiegato di essere stato tamponato da un fuoristrada, di essere caduto senza farsi male e di aver visto qualche segno sullo scooter. L'automobilista, ha aggiunto, si è fermato subito, gli ha chiesto se stesse bene e poi gli ha spiegato di essere appena uscito da un ristorante, di essere in compagnia di amici e di non avere il tempo per aspettare i vigili urbani. Così, a mò di ammissione di colpa e richiesta di scuse, si è congedato consegnandogli 4 mila euro. "Si è appuntato il numero di targa?", si è informato l'agente. "No. So solo che lui era dell'Est, un russo", ha risposto lo scooterista. Forse, riflettendoci, ha pensato che alla fine non fosse il caso di farla troppo lunga. Anche perché, in fondo, la Versilia, un tempo terra natale o di ispirazione per artisti come Giacomo Puccini, Giosué Carducci e Gabriele D'Annunzio, da anni si è abituata, senza troppo dolersene, agli atteggiamenti un po' appariscenti dei magnati russi, che arrivano sulla costa desiderosi più di shopping di lusso che di mare. Risale al 2008 il sorpasso dei turisti russi su quelli americani a Forte dei Marmi e Viareggio.

E quindi, se nell'Ottocento, c'era chi raccontava di quella volta che il cadavere di Shelley venne raccolto in spiaggia a Viareggio dall'amico Byron, oggi gli amanti di aneddoti ricordano l'estate movimentata di uno dei 15 uomini più ricchi al mondo, l'imprenditore russo Roman Abramovich. Nel 2008, durante le sue vacanze in Versilia, non ha comunque rischiato di tamponare: viaggiava soprattutto in elicottero e yacht.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica