«Sì ai negozi aperti ma servono più eventi per attirare i turisti»

Quindici giorni di eventi in piazza del Cannone per chi resta in città. Le «Vacanze a Milano» hanno superato anche il drastico taglio agli eventi dell’estate imposto dall’assessore al Bilancio Bruno Tabacci. Ma «non esiste solo il Castello Sforzesco» e «se il Comune in futuro vorrà più negozi aperti dovrà darci una mano con incentivi e organizzando spettacoli e iniziative che attraggano i turisti». Sono «appena arrivati», premette il vicepresidente vicario di Epam-Unione del commercio Alfredo Zini. Ma il «buongiorno Milano» appeso sui muri di mezza città il giorno dopo la vittoria di Giuliano Pisapia, a due mesi dalle comunali apre già qualche dubbio nei commercianti. Tra i primi atti del sindaco: una riduzione fino al 90 per cento del budget riservato agli assessori per gli eventi, eliminato anche il rinnovo del contratto al sito internet per incentivare il turismo, «un settore che dalle prima dichiarazioni di Tabacci sembra destinato a scomparire dal bilancio del Comune. Ma bisogna creare attrattive per i turisti, se c’è promozione un commerciante può anche decidere di cambiare stile di vita, se ci sono occasioni di business ad agosto sono più disponibili a lavorare anche ad agosto, e anche in periferia». Ma la prima estate «arancione» è già sottotono.
L’assessore al Commercio Franco d’Alfonso nei giorni scorsi ha premesso che in futuro Palazzo Marino potrebbe mettere mano ad un regolamento, le ferie dei negozi specie nei luoghi di attrazione turistica e che sono l’«immagine» della città, come la Galleria o gli assi commerciali. Impensabile che bar del Salotto tirino ancora giù la serranda dal 29 luglio al 30 agosto come accade da anni. Zini difende la categoria, almeno in centro «l’offerta è sempre abbastanza alta, anche grazie ai grandi magazzini che lavorano praticamente tutto l’anno». E se la serrata nel quadrilatero nella settimana centrale di agosto è probabile, fa presente che in via Montenapoleone quest’anno non c’è un programma di eventi per combattere saracinesca selvaggia nella via dello shopping più ricercata dagli stranieri che fanno tappa in città. Secondo il rappresentante dell’Unione del commercio, per il futuro Palazzo Marino dovrà aprire un tavolo di confronto con la categoria.

Per sostenere le spese del personale «andrebbe allargata dagli esercizi turistici come bar, ristoranti a settori come l’abbigliamento che già risentono molto la crisi e preferiscono chiudere ad agosto se non c’è garanzia di incassi. Ma il sistema dei voucher, i buoni lavoro per i giovani, aiuta nelle turnazioni e riduce i costi. Quest’anno la giunta ha attivato il sistema in ritardo e ci sono stati troppi vincoli va sviluppato meglio». ChiCa

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