Case popolari, sì, e anche belle: il binomio non è più inscindibile. Hanno partecipato circa duecento gruppi al concorso internazionale di progettazione bandito nei mesi scorsi dal Comune per immaginare «insediamenti di edilizia popolare» in via Civitavecchia, Gallarate, Ovada e Senigallia. I quattro progetti preliminari che hanno vinto la gara sono stati approvati ieri dalla giunta e da oggi alle 18.30 saranno esposti allUrban Center in Galleria. Nei quattro quartieri - per circa 100mila metri quadrati complessivi - verranno realizzati 550 alloggi a canone sociale, «case per i poveri, ma non da poveri», come sottolinea lassessore allUrbanistica Gianni Verga. Per via Civitavecchia, ad esempio, Lorenzo Consalez ha immaginato edifici a stecca o a torre, con un grande parco, il mercato, parcheggio, ristoro e hammam. Vincitore del progetto per via Gallarate è invece il gruppo di Massimo Basile, che prevede bilocali e trilocali con cucine attrezzate e pannelli scorrevoli a separare gli ambienti, sale polivalenti nei condomini, isole di gioco per i bimbi. Raffaello Cecchi, per via Ovada, propone un edificio dalla figura asimmetrica a corona, mentre Remo Dorigati per via Senigallia ha disegnato una sequenza di luoghi: piazza pubblica con servizi commerciali, servizi per gli abitanti e aperti al pubblico, verde pubblico con spazi di gioco e incontro.
I cantieri saranno aperti entro gennaio 2006. «Al di là di tante parole - afferma il vicesindaco Riccardo De Corato - questa giunta continua nel suo percorso, per dare la possibilità ai milanesi di avere una casa popolare. E ciò dopo aver stanziato per questo importante progetto 130 milioni di euro provenienti dalla vendita del 17 per cento delle quote di Aem». De Corato ricorda che «dagli anni Sessanta il Comune non costruiva case popolari. Le amministrazioni di sinistra le hanno sempre dovute acquistare sul territorio. Noi inseguiamo lobiettivo di garantire edilizia popolare dignitosa». Lassessore Verga aggiunge che questi nuovi 550 alloggi saranno affittati a canone sociale. «Inizia così la fase attuativa del primo programma per ledilizia residenziale pubblica con cui mettiamo a disposizione 46 aree di proprietà comunale, che si svilupperà con nuovi bandi per ledilizia sociale e convenzionata». Il costo complessivo per loperazione sulle quattro aree oggetto del concorso è di 70 milioni di euro, e prevede un cofinanziamento della Regione Lombardia pari a 22 milioni.
Ma Palazzo Marino non si ferma: ha già bandito infatti il secondo concorso internazionale di progettazione, «Abitare Milano 2», per aree in via degli Appennini, via Cogne, Giambellino e del Ricordo: il termine per la presentazione dei progetti è fissato per il 12 settembre e la proclamazione dei vincitori avverrà entro il 30 settembre.
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