Giuseppe Salvaggiulo
da Milano
Marco Cappato, presidente dellassociazione Luca Coscioni promotrice dei referendum, perché il 12 e 13 giugno bisogna andare a votare e non al mare?
«Noi non diciamo che votare è un dovere e che lastensione è illegittima. Il fatto è che lastensione somma quella politica con quella fisiologica, che è almeno il 25%. Il gioco sporco è raccattare tutto. Così il quorum reale è almeno il 75%. Poi ci sono i militari allestero, che non possono votare. Vanno in missione per garantire il diritto di voto di iracheni e afghani, ma non possono esercitare il proprio. E Ciampi, capo delle Forze armate, tace. Vergogna. E i malati terminali, per i quali non sono organizzati i seggi volanti? Lo vada a dire a loro, Ruini, che lastensione è una scelta consapevole».
Prima dite che non è uno scontro tra cattolici e laici, poi attaccate Ruini. Non è contraddittorio?
«La Cei è il soggetto attivo della campagna per lastensione, mobilita 25mila parrocchie, ormai senza remore di nascondere lingerenza politica, cosa che nellItalia risorgimentale sarebbe stata vietata. E grazie allotto per mille, i soldi che ha a disposizione sono multipli dei nostri».
Chi promuove lastensione sostiene che «sulla vita non si vota». Non le sembra uno slogan forte?
«Mi sembra una presa in giro. Dovrebbero dire: sulla vita non votate voi, votiamo solo noi partiti e facciamo la legge più proibizionista del mondo dopo quella del Costarica. Hanno bisogno di scommettere sulla paura. Allora dico: sulla vita non si vieta. E poi cè la ricerca: possiamo continuare a chiudere occhi, bocca, naso e tutto ma la ricerca sulle staminali embrionali è il settore più promettente per trovare cure a malattie come tumori, diabete, Parkinson, Alzheimer, distrofia, sclerosi».
Una parte del mondo scientifico sostiene che le cellule staminali adulte sono più promettenti.
«Uno dice: cè una parte del mondo scientifico e cè unaltra... Poi, se va a guardare bene, scopre che dalla nostra parte sono tutti i genetisti italiani tranne Vescovi e Dallapiccola. In ogni caso non è che noi diciamo: con le staminali embrionali cè pronta la cura. Solo che se non puoi fare ricerca, come fai a capire quali sono più promettenti? La legge decide quale ricerca è lecita, fuori da criteri scientifici. Loro, in nome dellembrione, si assumono il rischio di ritardare la scoperta di una cura da parte di un ricercatore italiano».
Dicono: per salvare (forse) vite umane in futuro, ne sacrificate ora.
«In realtà la sacralizzazione della vita diventa lestremismo del materialismo: si attribuisce valore alla vita in quanto materia, geni. Stesso discorso per leterologa. Si dice: cè ladozione, che è cosa bella buona e santa. Allora che senso ha non dare diritto a un padre di crescere il figlio nato dalla eterologa?».
Se vincete si rischia il Far West?
«Ma non è che se vince il sì spariscono tutte le regole. La clonazione riproduttiva resta vietata. Ma perché vietare quella terapeutica, dove non cè neanche incontro genetico tra uomo e donna, quindi per loro non cè vita?».
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