da Pechino
La Cina è pronta ad avviare le trattative con il Dalai Lama se il leader spirituale dei tibetani rinuncerà allindipendenza del Tibet: «Quando il Dalai Lama riconoscerà che il Tibet è parte inalienabile del territorio cinese... E quando il Dalai Lama rinuncerà agli sforzi di spaccare in due il Paese, saremo nella posizione e saremo disponibili alle consultazioni e al dialogo», ha dichiarato il premier cinese Wen Jabao in conferenza stampa nellambito della sessione annuale del Parlamento. Il premier cinese ha aggiunto: «La porta è sempre aperta».
La Cina accusa il leader spirituale dei tibetani, il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, di condurre una campagna clandestina per ottenere lindipendenza formale, nonostante dichiari di volere unautonomia maggiore nella speranza di preservare la cultura dei buddhisti tibetani.
Nel 1950 le truppe comuniste cinesi occuparono il Tibet. Nel 1959 il Dalai Lama lasciò il Paese e si insediò nella città dellIndia settentrionale, Dharmsala. Da allora non ha più visitato la sua patria.
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