«Sì a Euronext unita a Milano e Francoforte»

da Milano

Sta raccogliendo consensi l’idea di raggruppare sotto un unico ombrello societario le Borse europee. Dopo il «no» espresso martedì scorso da Jacques Chirac all’aggregazione tra Euronext e New York Exchange, ieri il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, si è mostrato perfettamente in sintonia con il presidente francese dichiarandosi d’accordo sulla creazione di un sistema di mercati azionari a rete costituito da Borsa Italiana, Deutsche Börse e da Euronext. «Sono molto favorevole al consolidamento di mercati azionari a livello europeo - ha detto durante una conferenza stampa in chiusura dei lavori dell'Ecofin -; al momento in Europa ci sono due poli, quello di Deutsche Börse e di Euronext, e un certo tipo di consolidamento sta avvenendo. Ho sempre pensato che l'area monetaria unica debba avere una struttura di Borsa unica». Anche Banca Intesa, che di Borsa Italiana controlla poco meno del 5%, sta seguendo con interesse l’evoluzione del risiko borsistico. «Aspettiamo quello che ci proporrà l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Massimo Capuano», ha detto l’ad dell’istituto di credito Corrado Passera, che ha comunque ribadito la necessità di aggregazione «perché soli non si può stare». Martedì Capuano ha incontrato il numero uno di Euronext, Jean François Theodore, primo di una serie di incontri che dovrebbero portare alla definizione di un’intesa. Un cda di Borsa Italiana è previsto tra il 14 e il 15 giugno, ma è probabile che le crescenti pressioni da parte dei governi Ue per la messa a punto di una Borsa paneuropea possano rimescolare le carte. Così, la probabile alleanza con Euronext e Nyse potrebbe essere messa in discussione.

New York ha offerto 10 miliardi di dollari per convolare a nozze con Euronext, ma secondo il presidente di Axa, Henri de Castries, prima di prendere una decisione, il consorzio federato dovrebbe aspettare che Deustche Börse presenti un’offerta migliore.

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