Forza Italia, An, Udc e naturalmente la Lega. Parte la campagna milanese per il sì al referendum, che in Lombardia si lega con il tema della questione settentrionale. «In Lombardia ci attendiamo un grande risultato a favore della riforma dello Stato. Il prossimo sarà un week end di mobilitazione generale, con banchetti in tutte le piazze contro lopera di disinformazione della sinistra» dice la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini. Domani mattina al Circolo della Stampa la Cdl organizza un convegno per spiegare le proprie posizioni e cioè che «non si tratta di una riforma che divide lItalia, ma al contrario promuove un federalismo mite che la unisce al Nord come al Sud in un quadro più ordinato e certo delle competenze statali e dell'interesse nazionale».
La Cdl si presenta allappuntamento del 25 e 26 giugno a ranghi compatti. Ci sono alcune defezioni interne, a partire da quella del ribelle dellUdc, Bruno Tabacci, e della Compagnia delle opere, che ha dichiarato il proprio scetticismo sul «sì». Ma a livello di partiti limpegno è generale. «Parteciperemo a pieno titolo alla campagna e agli appuntamenti che decideremo insieme agli alleati della Cdl» assicura Salvatore Papa, il segretario provinciale dellUdc. E aggiunge: «In particolare ci concentreremo sul tema della riduzione dei parlamentari».
Intanto An lancia il comitato «Sì-Lombardia protagonista» voluto dal gruppo regionale per la riforma federale della Costituzione, presentato dal capo delegazione di An nella giunta regionale, Massimo Corsaro, e dal capogruppo Roberto Alboni. A sostenere le ragioni del sì, come prevedibile, anche il leghista Massimo Zanello secondo il quale la riforma prevede «regole equilibrate che devono entrare in vigore al più presto».
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