Cronache

Sabato 24 e domenica 25 il Fai apre le porte di monumenti di solito chiusi al pubblico. Le dimore dei «mericani» a Chiavari fra i due itinerari più suggestivi d’Italia La Liguria mette in mostra i suoi gioielli

In città si potranno visitare Villa Bombrini a Albaro e la Barberia Giacalone A Sestri Levante e Savona gite in bicicletta e passeggiate nei parchi

Sabato 24 e domenica 25 il Fai apre le porte di monumenti di solito chiusi al pubblico. Le dimore dei «mericani» a Chiavari fra i due itinerari più suggestivi d’Italia La Liguria mette in mostra i suoi gioielli

Sarà l’occasione per «guardare Genova e la Liguria con occhi nuovi». Da quindici anni il Fai, Fondo per l’ambiente italiano, apre a tutti, nel primo fine settimana di primavera, i suoi tesori dell’arte: palazzi, chiese ma anche edifici di valore che di solito passano inosservati perché ospitano banche, scuole, uffici. L’appuntamento con le «giornate di primavera», quest’anno, è per il 24 e 25 marzo - sabato e domenica prossimi - e coinvolgerà per la prima volta tutte le regioni d’Italia. Ventuno delle cinquecento iniziative sono in Liguria: si potranno visitare anche villa Saluzzo Bombrini (detta «il Paradiso») di Albaro o l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli. E quest’anno, la nostra regione avrà un ruolo di primo piano a livello nazionale.
Sono due, infatti, gli itinerari artistici e culturali scelti dal Fai «per le loro affinità e suggestioni». Uno di questi è nella nostra regione e si intitola «le ville dei “mericani” della Riviera ligure». I volontari del Fondo - sono 7mila quelli mobilitati - porteranno i visitatori alla scoperta delle dimore di lusso degli ex emigranti che nel 1800, di ritorno dalle Americhe, decisero di costruire a Chiavari e che sabato e domenica dalle 10 alle 18 si potranno visitare gratuitamente. Si tratta di Villa Sanguineti-Puccio (ora villa Norero) e della Palazzina Canepa, entrambe in corso Enrico Millo. Sempre a Chiavari, si potrà visitare la Cappella dell’Istituto Assarotti per sordomuti. Ed è solo l’inizio.
Alle quindici «giornate di primavera» organizzate finora hanno partecipato quattro milioni di italiani. Quest’anno, in provincia di Genova, saranno dieci i monumenti aperti al pubblico. Oltre alla villa Bombrini di Albaro (costruita nel XVI secolo, e visitabile sabato e domenica dalle 10 alle 18), il Fai apre le porte alla Barberia Giacalone, allestita nel 1882 e rinnovata nel 1922 secondo il gusto Art Déco (si potrà visitare, in vicolo dei Caprettari 14 rosso, sabato e domenica dalle 8 alle 18). Sabato e domenica dalle 10 alle 18 a Camogli i volontari guideranno le visite all’Abbazia di San Fruttuoso, a Lavagna si potrà visitare invece la Casa Carbone di via Riboli. A San Michele di Pagana, vicino a Rapallo, il Fai porta alla scoperta della Torre di Punta Pagana, una delle poche torri saracene liguri non inglobate in abitazioni (aperta domenica, dalle 10 alle 18) e della chiesa parrocchiale (anch’essa apre i battenti al pubblico solo la domenica).
Il programma genovese è completato dai tre monumenti di Chiavari (aperti solo domenica 25, dalle 10 alle 18) e da una biclettata che parte alle 9 dai giardini di Mariele Ventre di Sestri Levante e prevede un percorso di 14 chilometri e la visita a Casa Lavagna (l’escursione va prenotata ai numeri 010-3621357).
A Savona, il Fai concentra le sue iniziative nella giornata di domenica. Si potranno visitare i palazzi di via Pia: Palazzo Sormano, palazzo Gavotti e Pinacoteca, Casa Boselli (tutti dalle 10 alle 18). A Loano, dalle 10.30 alle 17.30 di domenica, l'intinerario proposto dai Fai è quello del «Castello dei Doria e il borgo medioevale detto “Castello a Loano”». Conclude il programma savonese l'escursione preparata dal Cai (Club alpino italiano) nella giornata di sabato: un antico percorso rituale nel parco del Beigua (per prenotare l’escursione, 340-5602294 o caterina.vallarino@tiscali.it).
Tre gli appuntamenti previsti in provincia di Imperia, tutti domenica, dalle 10 alle 18. Si potrà visitare Aurigo e il Santuario medioevale di San Paolo, Borgomaro e Pieve dei Santissimi Nazario e Celso, Lucinasco e la Chiesa campestre della Maddalena del XV secolo.
Si arriva così alla Spezia, dove domenica 25 marzo - dalle 10 alle 18 - i volontari del Fai racconteranno ai visitatori i segreti del borgo di Brugnato.
La giornata di primavera coinvolge 500 monumenti in duecento città italiane. Tra questi ci sono anche il teatro comunale Romualdo Marenco (già Carlo Alberto) di via Girardengo 48 a Novi Ligure e i Magazzini del sale dell'Amministrazione dei monopoli di Stato a Tortona, in via Bengasi 5. Il teatro di Novi ligure si potrà visitare sabato 24 marzo dalle 15 alle 17 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. I Magazzini del sale di Tortona, invece, il sabato e la domenica con orari identici: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
Le visite, come detto, sono gratuite. Durante le «giornate di primavera» sarà possibile dare un contributo a sostegno della Fondazione Fai. Novità di quest’anno, l’iniziativa «Fai la prova»: versando 5 euro si potranno sperimentare i benefici degli aderenti al Fondo (come l’ingresso gratuito nelle proprietà di valore artistico, sconti ai concerti, la possibilità di partecipare alle iniziative culturali). «Sarà l’occasione - spiega il Fai nel suo sito, www.fondoambiente.

it - di guardare il nostro splendido Paese con occhi nuovi.

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