(...) su quello che pensava di chi ha criticato la visita di Benedetto XVI, salvando solo i suoi due confratelli don Gallo e don Farinella che in quel pomeriggio di maggio erano volontariamente in esilio ad ascoltare un concerto di musica sacra.
Don Corrado ne ha per Giuliano Giuliani che ha chiamato il Papa «Signor Ratzinger»: «Non si chiede che sia riverito al punto da chiamarlo Sua Santità- puntualizza-, ma Papa poteva dirlo. Mica chiamerebbe il Dalai Lama il Signor, mica chiama la regina dInghilterra la Signora Windsor. E la moglie del Signor Giuliani la Signora Heidi non è stata Onorevole?», offesa non tanto per il Papa quanto per i fedeli che non sentono rispettati i propri sentimenti secondo il don.
Ma don Corrado inventa anche un neologismo definendo i partecipanti alle manifestazioni per Benedetto XVI come White blok e scrive: «Notoriamente si sa che i disordini sono sempre colpa della polizia - ironizza il parroco- tantè vero che in piazza della Vittoria tutta la gente stava per far nascere una sassaiola contro la polizia, ma il pacifista White blok, il Signor Ratzinger ha tenuto a bada la folla inferocita proprio come il Signor Casarini e il Signor Caruso. Infatti la magistratura ha chiuso il caso dei disordini del G8 perché il fatto non sussiste. Pietre lanciate o non lanciate: è la stessa cosa!». E quante parole si sono sprecate sulle spese che Genova ha sostenuto per larrivo di Ratzinger, «io non so quanto si sia speso- prosegue don Corrado- ma perché Genova non pensa a chi non va allo stadio o alle notti bianche pagate dal Comune?». Quindi laffondo sul discorso di saluto pronunciato al Gaslini dal sindaco Marta Vincenzi, che il parroco di Quinto definisce ironicamente teologa per aver citato il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer: «Santità, pardon, signor Ratzinger, si aggiorni. Forse il Papa si manterrà cattolico e continuerà a predicare lesistenza dei valori assoluti, oltre a Dio, naturalmente».
Ma la vera chicca scoperta da don Corrado sta nella foto che si è vista sui volantini distribuiti dagli «anti Ratzinger» che si divertono a fare comparire il Papa come un ex nazista.
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