La «Sagra dei Osei» di Sacile (Pordenone) che si svolgerà domenica 20 agosto, è la più antica del suo genere e una delle più vecchie sagre europee. Le prime notizie risalgono al 1234, con il nome «Mercato di San Lorenzo». Il prestigioso traguardo dei 7 secoli di vita continuativa, superato da diversi anni, è la conferma del fascino e dell'efficacia della «Sagra dei Osei».
Si tratta di una tradizione, di una formula, di una espressione genuina che si perpetuano, patrimonio inalienabile della gente di Sacile. Nata allora come mercato, la sagra non era organizzata: si ripeteva annualmente per il tacito intervento degli allevatori di uccelli da richiamo e degli artigiani locali, abili costruttori di gabbie, lacci di crine, reti e panie. La sua continuità e la sua fortuna nei secoli, si spiegano con una coincidenza di fattori: la natura del territorio ricco di boschi, acque e rilievi, cui si aggiunge una zona sorvolata da numerosi «passi».
Tanti secoli sono passati, è migliorata la vita e sono mutati i costumi. C'è un maggior rispetto per l'ambiente che si traduce in un amore per la natura, patrimonio comune. Così la «Sagra dei Osei», conserva da un lato la tradizione che la fa parte integrante della vita della città e dall'altro è diventata una festa per la natura. Con gli anni il semplice mercato si è trasformato in una festa canora che non ha mancato di ispirare artisti e scrittori.
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