Non è escluso che la sentenza di lapidazione per Sakineh Mohammadi-Ashtiani, già sospesa nel luglio scorso, possa essere annullata, secondo un responsabile della magistratura iraniana citato oggi dall'agenzia semiufficiale Fars. "Tutto è possibile", ha detto il capo dell'apparato giudiziario della provincia dell'Azerbaigian dell'Est, Malek Ajdar Sharifi, quando un giornalista gli ha chiesto se la sentenza possa essere annullata.
Appello per i giornalisti tedeschi Un centinaio di personalità tedesche, tra cui vari ministri, imprenditori e atleti del calibro del campione di F1 Schumacher, sono scesi in campo per la liberazione dei due giornalisti tedeschi arrestati in Iran. In un appello - pubblicato dal settimanale Bild am Sonntag la testata dei due reporter inviati per seguire la vicenda Sakineh e arrestati in Iran - si chiede la liberazione dei giornalisti. "Devono essere liberati e ritornare in Germania il più rapidamente possibile. Dedicherò tutti i miei sforzi" per questo obiettivo, ha detto il ministro degli Esteri Guido Westerwelle tra i firmatari con i 'colleghi' della Difesa, Karl-Theodor zu Guttenberg, delle finanze, Wolfgang Schäuble, e del Lavoro, Ursula von der Leyen.
L'appello riporta le firme, tra gli altri, anche dei leader dei partiti di opposizione - il socialdemocratico Sigmar Gabriel, Green Jürgen Trittin e il capo della 'sinistra' Gregor Gysi - del presidente di Deutsche Bank, Josef Ackermann, del numero uno di Deutsche Telekom, Rene Obermann, di quello della Bmw. Tra i campioni dello sport, oltre a Michael Schumacher, anche il calciatore Philipp Lahm. E, ancora, all'appello ha aderito anche il Nobel per la Letteratura Herta Müller.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.