Cronaca locale

Sala striglia ancora i suoi "Più monopattini? Per ora non se ne parla"

Concerti, eventi per il Pride, Area B, sharing: il sindaco smentisce di continuo gli assessori

Sala striglia ancora i suoi "Più monopattini?  Per ora non se ne parla"

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«Come tutti i giorni, Beppe Sala smentisce quello che hanno detto il giorno prima i suoi assessori». Lo scrive su Facebook il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi, uno che dai banchi del centrosinistra fa un'opposizione dura alla sua giunta, ma l'analisi è precisissima. «Via libera all'aumento dei monopattini elettrici in sharing» titolava ieri Repubblica e il sindaco, a margine della cerimonia dell'Alzabandiera per il 2 Giugno ieri in piazza Duomo, ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro all'assessore alla Mobilità Arianna Censi e al vicepresidente della Commissione Mobilità Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala. «Ho letto delle notizie che escono da lavori interni che stanno facendo gli uffici ma voglio dire ai milanesi che prima di immaginare un allargamento del parco dei monopattini condivisi ci vorrà del tempo - stoppa Sala -, e soprattutto ci vorrà da parte degli utenti la dimostrazione che vengono usati in maniera diversa. Oggettivamente, ci possono essere tutti gli studi del mondo ma anche la mia banale osservazione mi fa vedere che ce ne sono ancora troppi sui marciapiedi, troppi con due persone a bordo o che viaggiano sui marciapiedi». Quindi, prosegue, «per ora mi sento di escludere un allargamento del parco veicoli. Possono essere un buon sistema di mobilita che non inquina, ma bisogna ancora fare un salto comportamentale per immaginare che il Comune di Milano li possa diffondere» ulteriormente. Ricorda che tanti «chiedono anche di eliminare l'utilizzo dei monopattini pubblici», sul modello di Parigi che nei mesi scorsi ha lanciato un referendum che ha decretato lo stop, «ma sarebbe in contraddizione con quello che sta succedendo anche nelle altre grandi città e esisterebbero comunque i monopattini privati». La sperimentazione scadrà in estate e andrà approvata una nuova delibera, ad oggi il Comune ha autorizzato sette operatori e ognuno ha una flotta di massimo 750 mezzi elettrici per un totale di 5.250. Ma, ribadisce ancora il sindaco, «in questo momento non autorizzerò un allargamento del parco veicoli. Giustissimo che gli uffici facciano le loro simulazioni, ma io lo escludo». Come ha escluso, un paio di mesi fa quando è uscito da un tavolo tra l'assessore Censi e i capigruppo della sua maggioranza, l'ipotesi di un ticket a pagamento in Area B.

Segnali di insofferenza continui per le fughe in avanti della giunta. Giorni fa si è trovato a bloccare il piano per ridurre il numero dei concerti tra San Siro, Ippodromo La Maura e Ippodromo Snai: «Non c'è nessuna bozza di delibera - ha precisato dopo che la notizia è circolata e i promoter sono saltati sulla sedia e hanno protestato -, alcuni assessori ne avevano discusso. A me non l'avevano presentata in quella formula o avrei detto che non sono d'accordo». E si è dissociato anche dal palinsesto di eventi presentato giorni fa dai commercianti del Rainbow District, via Lecco e dintorni, «Orgoglio Porta Venezia». Un mese di party ed eventi per il gay pride. C'è il patrocinio del Comune, l'assessore al Commercio Alessia Cappello ha partecipato alla conferenza stampa. Eppure il sindaco ha sbottato: «Io non ho visto ancora niente e quindi non abbiamo autorizzato niente. In una città così piena e convulsa come Milano ci vuole il buon senso di tutti. Nulla contro la movida, nulla contro gli eventi, anzi, ma c'è tanta gente che ha bisogno di riposare perché lavora tutto il giorno».

Arrivano segnali continui di una sinistra alla sbando in Comune. Per salvare il glicine di piazza Baiamonti (anche) i consiglieri Verdi e Pd hanno partecipato a presidi e messo il sindaco sul banco degli imputati, alla fine ha dovuto cedere e trovare una soluzione. Sul caso San Siro ormai il sindaco si è impantanato, si rischia la fuga di Inter e Milan fuori Milano ma le barricate o le «catene umane» della sua parte politica hanno messo in difficoltà sia il progetto del nuovo stadio di fianco al Meazza sia il progetto di uno stadio rossonero sui terreni de La Maura.

Tra qualche settimana presenterà il nuovo Piano per la mobilità a Milano e si preannunciano altri show.

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