Un salasso per i milanesi: le tasse, i rincari e l'Area C si mangiano uno stipendio

A gennaio scattano gli aumenti su Irpef regionale e comunale, Imu, ticket sanitari, trasporti e Cosap. E far tornare i conti a fine mese sarà sempre più difficile

Un salasso per i milanesi: le tasse, i rincari e l'Area C si mangiano uno stipendio

Fare i conti in tasca ai milanesi di questi tempi è avvilente. Già, perché oltre alla stangata nazionale, con l’aumento della benzina e delle tasse, sono in arrivo anche i rincari sulle imposte locali. Irpef, Imu, Tarsu, Area C, nuovi ticket sanitari. Nessuna pietà. E far tornare i conti a fine mese per molti sarà sempre più difficile. Si può tranquillamente dire che per far fronte a tutti i rincari (compreso il super Ecopass), nell’arco dell’anno si brucerà uno stipendio medio tra i 1.200 e i 1.500 euro.
L’Irpef regionale, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, sale dello 0,33%. Quella comunale, che è stata introdotta nell’era Pisapia, è pari allo 0,2% e sarà applicata sui redditi lordi che superano i 33.500 euro. Sarà esente chi a fine anno non arriva a dichiarare questa cifra. Per di più l’anno prossimo la Regione e i Comuni potranno aumentare ulteriormente l’addizionale sui redditi in una percentuale compresa tra lo 0,2 e lo 0,6%.
Facendo due conti con l’aiuto di un commercialista, se si calcola che l’Irpef regionale esisteva già (era dell’1,40%), i milanesi per il 2011 si troveranno a sborsare quasi il 2% di ciò che guadagnano solo per pagare le addizionali territoriali. Quindi, se un milanese percepisce un reddito lordo di 40mila euro all’anno (cioè circa 1.500 euro al mese), dovrà tenere da parte più di 200 euro per pagare l’Irpef regionale e comunale nel corso del 2012. Ma non è finita. Una cifra simile o poco meno servirà a pagare l’Imu, la tassa sulla prima casa: e fanno già 400 euro in meno all’anno sul conto corrente.
E poi aggiungiamo la stangata delle stangate: l’area C. Entrare in auto in centro dal 16 gennaio costerà 5 euro al giorno, senza scampo per nessuno fuorché per le auto elettriche. Se si calcola che il Comune di Milano prevede di incassare fino a 35 milioni di euro nel 2012 grazie al nuovo ticket, è facile immaginare che anche la nuova tassa inciderà sul bilancio familiare. Facciamo una stima approssimativa di mille euro all’anno. Chi si muove in treno ha già digerito il rincaro dei biglietti, deciso la scorsa estate dalla Regione Lombardia a causa dei tagli del governo sul trasporto pubblico. Gli aumenti sono arrivati fino al 10% e non è detto che nel corso del prossimo anno il Pirellone non sia costretto a ritoccare nuovamente le tariffe. Idem per chi si sposta in città con i mezzi pubblici: il biglietto Atm è aumentato del 50% a settembre, passando da un euro a 1,50 euro. Passiamo alla voce sanità. Nel 2011 la Regione è riuscita a tamponare l’effetto aumenti sui ticket sanitari, ma dal 2012 non ci sarà scampo, soprattutto per alcuni interventi di chirurgia ambulatoriale. Farsi operare al tunnel carpale o alla cataratta costerà fino a 66 euro in più. Come se non bastasse, nel bilancio familiare bisognerà mettere in conto anche un aumento della Tarsu, la tassa sulla spazzatura. Il possibile aumento, che tuttavia è ancora da definire, è legato al fatto che sono venuti meno i contributi del Cip 6, il comitato interministeriale prezzi. I rincari non risparmieranno nemmeno la Cosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico e la tassa sui passi carrai. Insomma, non esiste altro termine che salasso per definire la manovra.

«Solo la manovra nazionale - fa due conti Renato Mattioni, segretario generale della Camera di Commercio di Monza e Brianza - chiede uno sforzo di circa 960 euro a famiglia: il 40-50% per l’Imu, il 10% per i rincari sulla benzina e un altro 10% per l’Irpef regionale».

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