Saldi, ecco il decalogo per evitare fregature

I professionisti dello shopping sono stati prudenti e hanno fotografato con il telefonino l’etichetta con il prezzo pieno del cappotto o del tailleur che hanno adocchiato già da prima di Natale: per loro sarà più semplice capire se lo sconto esposto da oggi sarà reale o fasullo. Per gli altri scendono in campo Confesercenti e le associazioni pro consumatori che snocciolano i decaloghi anti fregature, per evitare falsi sconti o merce riciclata dall’anno scorso.
Consiglio numero uno: diffidare delle svendite eccessive e degli sconti al 70%. Consiglio numero due: controllare bene l’etichetta che, per essere a norma, deve riportare tre numeri (il prezzo iniziale, quello nuovo e la percentuale del saldo). Il Codacons mette in guardia da quei negozi che coprono la vetrina con maxi manifesti pubblicitari invece che esporre la merce.
Una volta portato a casa l’acquisto dell’anno, è bene conservare lo scontrino. «Non è vero che la merce in saldo non si può cambiare» ribadiscono gli esperti di Confesercenti sfatando un falso luogo comune spesso fatto passare per vero dalle commesse dei negozi. Se la merce presenta difetti o imperfezioni, il cliente ha diritto alla riparazione o alla sostituzione e, in caso il capo sia esaurito, ha diritto a un buono da spendere nel negozio. Altra dritta: se un negozio durante l’anno accetta la carta di credito, allora la deve accettare anche nel periodo dei saldi, senza eccezioni.
Se qualcuno vuole denunciare una truffa, lo deve fare all’antitrust o ai vigili. Nei giorni scorsi il servizio annonaria della polizia locale ha già scovato una ventina di furbetti che hanno anticipato gli sconti prima della data fissata.
Stabilite le regole, prenda il via la caccia all’occasione. Dal canto loro i commercianti, che dopo Natale si trovano ancora con gli scaffali dei negozi pieni, sperano nel riscatto. «Ci aspettiamo vendite superiori del 3% rispetto all’anno scorso» calcolano all’Unione del Commercio.
Altra cosa sono gli acquisti on line, fonte di altre trappole per chi non si sa destreggiare tra offerte e sconti.

Per questo le associazioni dei consumatori consigliano di comprare il prodotto sul sito ufficiale della casa di produzione e non su pagine di intermediari, suggeriscono di controllare che sia indicata la sede legale del rivenditore, con indirizzo e numero di telefono fisso e danno una dritta: stampare e conservare le condizioni di acquisto, ricordando che chi acquista on line ha il diritto di ripensarci entro dieci giorni.
MaS

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