Saldi, via tra sette giorni

Donatella Palmieri

Ancora una settimana di attesa per i forzati dello shopping scontato. Partiranno sabato 8 luglio i saldi estivi nella capitale, che dureranno fino al 18 agosto. I saldi arriveranno a Roma in ritardo rispetto alle alte grandi città: a Milano e Torino prenderanno il via oggi, a Napoli il 7 luglio. Più pazienti dei consumatori romani dovranno essere solo quelli fiorentini e veneziani, che dovranno aspettare il 15 luglio. Un appuntamento atteso non solo dai consumatori, ma anche dai commercianti. Secondo la Confcommercio, infatti, il giro d’affari dei saldi estivi è di circa 3 miliardi di euro, pari a circa il 9 per cento del fatturato annuo del settore. Ogni famiglia spenderà intorno ai 260 euro. «Anche quest’anno - dice Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Federazione Moda Italia - si conferma la tendenza da parte delle famiglie di concentrare gli acquisti nel periodo dei saldi. Infatti l’incidenza di questi sulla spesa è nel tempo leggermente aumentata, dimostrandoci che le vendite di stagione soffrono di più di quelle di fine stagione. Per questi saldi 2006 le aspettative degli operatori del settore sono di moderato ottimismo, anche perché quest’anno la stagione è partita un po’ in ritardo, complice il clima».
Ecco alcuni consigli base per il corretto «uso» dei saldi secondo la Confcommercio: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è lasciata in genere alla discrezione del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e nel caso questo risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Il compratore è tenuto però a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto; non c’è l’obbligo della prova dei capi; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione; i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole sconto se non venduti entro un certo periodo di tempo. Nulla però vieta di vendere anche capi che non appartengono alla stagione in corso; è obbligo del negoziante indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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