Saldi truccati Palmeri: «Data di fabbricazione sulle etichette»

«Merce in vetrina cambiata del tutto da un giorno all’altro per l’inizio dei saldi e sostituita con capi degli anni scorsi»: è successo a Milano, dove la stagione degli sconti invernali è partita sabato. A denunciarlo è il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri. Il timore, dice, «è che qualcuno ne approfitti per vendere capi e accessori di anni precedenti e per svuotare il magazzino. L’assenza della data di fabbricazione sulle etichette dei capi di abbigliamento crea disinformazione a danno del consumatore: in aula abbiamo già approvato una mozione che ne richiede l’inserimento, in attesa di una legge europea».
Nella prima domenica di saldi intanto, presi d’assalto già dalla tarda mattinata i grandi magazzini come La Rinascente e Zara. Secondo Ascomoda, le vendite sono cresciute del 2% rispetto al 2008. Ieri tanta gente in giro per le vie dello shopping, ma numerose anche le boutique chiuse. In Galleria è rimasto con le serrande abbassate Borsalino, che «per inventario» non riaprirà fino al 7 gennaio. Chiuso anche Viganò, antico negozio di bigiotteria. In via Manzoni chiuso Valextra, pelletteria di lusso, in via Montenapoleone vetrine serrate da Rolex, Mont Blanc, Omega.

Chiusa in via Santo Spirito la pellicceria di Carlo Tivioli e in via della Spiga la storica boutique Fontana. Ancora code invece da Tod’s e Gucci. Molti i compratori dei Paesi dell’Est, che fanno spese per tutta la parentela rimasta a casa.

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