Salemme debutta come regista nell’operetta

da Roma

Il Teatro dell’Opera di Roma ospiterà, nel suo ultimo spettacolo della stagione 2007, il capolavoro di Franz Lehár La vedova allegra, nella traduzione e nel libero adattamento dell’attore-regista Vincenzo Salemme, per la prima volta alle prese con un’opera musicale. «Sono molto emozionato - ha sottolineato Salemme - per questa mia prima nel mondo del teatro musicale. Ho incontrato il direttore artistico del Teatro dell’Opera, Mauro Trombetta, dopo un mio spettacolo estivo a Sorrento. Mi ha chiesto se volevo fare un’opera lirica, perché voleva una novità e qualcuno che non avesse dimestichezza con questo genere, ma che fosse allo stesso tempo un teatrante».
La vedova allegra, al Teatro dell’Opera fino a domenica sarà quindi «dissacrata» e trasferita, dall’originale principato di Pontevedro alla Napoli borbonica di seconda metà dell’Ottocento. «Ho adattato il libretto - ha detto il regista - cambiando completamente l’ambientazione. Di conseguenza sono cambiati anche i personaggi, che hanno dei nomi napoletani, con un pulcinella, il Pulcinjegus, da me interpretato». Si modificano quindi le atmosfere ma gli ingredienti rimangono gli stessi dell’opera originale: una storia d’amore tormentata, un’eredità contesa, feste danzanti e arie melodiche.
Sul podio una bacchetta del calibro internazionale di Daniel Oren, che la diresse nella medesima sala quindici anni fa.

Protagonisti anche il coro del Teatro, diretto da Andrea Giorgi e il corpo di ballo (sempre del Teatro, con la direzione di Carla Fracci). Di sicuro richiamo il cast dei cantanti e degli attori: dalla protagonista Fiorenza Cedolins a Valeria Mazzuccato, da Manuel Lanza a Vittorio Grigolo, da Marcello Lippia a Giuditta Saltarini.

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