Al Salone del libro va in scena il Guzzanti Family Day

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse. Il volume in questione è Il mio agente Sasha - La Russia di Putin e l'Italia di Berlusconi ai tempi della seconda guerra fredda (Aliberti editore), scritto dall’ex esponente Pdl, Paolo Guzzanti, in libreria da domani. La storia d’amore (filiale) che torna a fiorire è quella di Guzzanti padre (nella foto a destra) con la figlia Sabina (nella foto a sinistra), pasionaria antiberlusconiana della primissima ora e comica a tempo perso, che qualche mese fa ha riallacciato i rapporti con l’illustre genitore. E che oggi per la prima volta da anni si farà vedere sotto braccio a papà al Salone del Libro per la presentazione del volume sulla Commissione Mitrokhin e sui rapporti tra «l’Italia di Berlusconi e la Russia di Putin». «Ho deciso di accogliere la proposta di un editore giovane per fare uscire un libro scottante come questo - dice Paolo Guzzanti, oggi vicepresidente del Partito liberale - rispetto alla prima stesura di un anno fa, ho operato una profonda revisione e un aggiornamento dei testi, con molti elementi nuovi e recentissimi. Con l’editore abbiamo stabilito di rendere il libro più fresco facendolo uscire dai confini della sola vicenda Litvinenko-Mitrokhin».
La riconciliazione familiare ha origini rigorosamente bipartisan.

Sabina prese le difese del padre dopo un attacco di Leoluca Orlando sui risultati della Commissione Mitrokhin, Paolo criticò ferocemente il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna quando decise di querelare Sabina per quell’intervento scomposto «lei, ministro, è un sfregio... » alla manifestazione di piazza Navona dell’8 luglio 2008. Insomma, dal No Cav Day al Guzzanti Family Day.

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