Ferruccio Repetti
Sarà un duplice battesimo quello previsto per il 17 aprile 2009 alla Fiera di Genova e annunciato ieri nel capoluogo piemontese, in occasione del Salone del Gusto: in quella data, infatti, verrà inaugurato nella sua veste definitiva il Padiglione B del quartiere espositivo, progettato da Jean Nouvel, e contemporaneamente aprirà i battenti Slow Fish, il Salone biennale del pesce e di tutto quanto gravita intorno al pianeta-mare. La quarta edizione della manifestazione genovese, ospitata nella struttura fieristica che avrà finalmente la copertura in cristallo riflettente, è stata lanciata da Roberto Burdese, timoniere di Slow Food Italia, e dal presidente della Fiera Paolo Lombardi, concordi nel definirne la filosofia di fondo e gli obiettivi che si rifanno direttamente al Salone del Gusto. Identico, innanzi tutto, lo spunto che anima entrambi, allinsegna del «buono, pulito e giusto»; identico, si può ben dire, anche lo schema organizzativo, che fa incontrare produttori e consumatori, operatori del settore e sponsor istituzionali per offrire al pubblico prodotti di eccellenza, ma soprattutto per fornire una sorta di modello di comportamento e orientamento alla scelta che va al di là della dimensione e della «ribalta mediatica». È così che Slow Fish prepara ledizione del prossimo anno (quattro giorni pieni), ma anche - lo sottolineano allunisono, gli assessori regionali Margherita Bozzano e Franco Zunino e la vicepresidente della Provincia Marina Dondero - le edizioni del 2011, nellambito delle celebrazioni dellUnità dItalia, e del 2015, quando ci sarà lExpo di Milano cui Genova e la Liguria vogliono partecipare in maniera qualificante. Ribadisce Margherita Bozzano: «Slow Fish può tradursi in una significativa opportunità di promozione per lo sviluppo commerciale e turistico del territorio, anche in considerazione di quanto di concreto e di pregiato la Liguria può offrire con il suo mare in termini di pescato e, più in generale, di risorsa ambientale».
Lo slogan, del resto, alla base della manifestazione è indicativo: «Cera un mare di pesci..», dove i puntini di sospensione sono insieme un invito alla riflessione e un auspicio di speranza: se cerano i pesci, è anche vero che possono ritornare, purché luomo sia protagonista virtuoso e non solo consumatore ostinato, e magari col paraocchi. Limmagine, inoltre, del manifesto che caratterizzerà ledizione numero 4 di Slow Fish è in linea con laspirazione alla crescita della consapevolezza e dello «sviluppo sostenibile» nel Mediterraneo, più che mai ora e nel futuro al centro del dibattito fra chi aspira a coniugare cultura enogastronomica e, possibilmente, promozione etica e sociale. In questo senso, la Liguria si presenta con tutte le carte in regola, come ha dimostrato anche al Salone del Gusto in corso fino a domani, dove i «presidi» liguri di Slow Food - ne sono presenti quattro, aglio di Vessalico, castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo, chinotto di Savona e fagioli di Badalucco, Conio e Pigna - hanno ottenuto i «soliti», positivi riconoscimenti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.