Salta il muretto e si rompe la gamba

Finisce all’ospedale bosniaco sorpreso a razziare auto in sosta

Ne ha fatte proprio di tutti i colori: prima ha insospettito gli agenti della volante che lo hanno visto camminare con fare sospetto. Poi, per togliere loro ogni dubbio si è anche messo a correre. Infine, inseguito, ha scavalcato un muretto in via Castrovillari, senza accorgersi che dall’altra parte c’era un salto di tre metri. Morale, è finito ammanettato in ospedale dove gli hanno diagnosticato la frattura del calcagno.
Il nostro sfortunato «eroe», Anto Dzolic, pregiudicato bosniaco di 47 anni, l’altra notte verso le 2 era in giro per Baggio per «rimediare qualcosa». Per questo si era messo a caccia con i ferri del mestiere, cacciaviti e «spadini», con cui aprire le portiere delle auto in sosta. L’uomo però, appena forzata la prima vettura, si è accorto dell’arrivo di una pantera della polizia. Con il fare più innocente del mondo ha iniziato a camminare fischiettando, ma questo non è bastato per farlo passare inosservato.
Gli agenti gli hanno detto di fermarsi e lui si è messo subito a correre come una lepre, inseguito dal capopattuglia. Il bosniaco a un certo punto è balzato sopra un muretto, sperando di saltare dall’altra parte e mettersi in salvo. Progetto che gli è riuscito a metà: dall’altra parte c’era un mezzo precipizio. L’uomo è caduto e si è messo a urlare dal dolore.

Soccorso dagli stessi poliziotti è stato portato al San Carlo dove gli hanno diagnosticato la frattura, guaribile in 60 giorni. Per la cronaca il fiuto degli agenti si è dimostrato poi molto fine: nei presi c’era una vettura aperta, ma non ancora razziata, e in tasca l’uomo aveva vari arnesi da scasso.

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