(...) Alla fine lo sciopero è stato messo ai voti e deliberato allunanimità. Solo uno si è astenuto. La richiesta degli orchestrali era che la Scala si impegnasse a riaprire la trattativa sul contratto integrativo nel 2012. Di fronte al no, è scattata la protesta.
Spiega Sandro Malatesta, leader del sindacato autonomo dellorchestra: «In questi giorni abbiamo lavorato con la direzione per trovare un accordo complessivo. Giovedì sera avevamo steso uno scritto comune che andava bene a tutti, dove il teatro di impegnava a riaprire la discussione sullintegrativo nel 2012. Ma mezzora dopo è arrivato lo stop di Cgil, Cisl, e Uil». Domenico Dentoni, rappresentante della Uil, conferma la posizione dei confederali: «Avevamo dato la disponibilità ad accettare modifiche alla parte normativa, quella che riguarda le regole di organizzazione del lavoro. Ma il Fials ha chiesto impegni per il 2012 sulla parte economica. E noi ripetiamo da sempre di ritenerlo inaccettabile».
A questo punto lunico debutto certo è quello del 4 dicembre, quando è in programma lanteprima del Don Carlo dedicata ai giovani con meno di ventisei anni, fortemente voluta dal sovrintendente, Lissner, a un prezzo simbolico di dieci euro.
Il Fials non ha proclamato uno sciopero sulla serata del 4 dicembre («suoneremo» ha confermato nei gioni scorsi Malatesta), anche perché la serata è legata a uniniziativa benefica. Il ricavato della vendita di una parte dei biglietti, messa a disposizione online sul sito www.projectmalawi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.