Con questo, nel caso in cui fosse confermata la proposta di eliminare il listino maggioritario, si otterrebbe che liste proporzionali vengano formulate secondo il principio dellalternanza dei sessi, garantendo la presenza del 50 per cento di donne candidate. «Almeno si otterrebbe un risultato - aggiunge Saltamartini-. Infatti, il premio di maggioranza assegnato alla coalizione vincente, che porterebbe in consiglio più di 35 eletti, garantirà la presenza certa di entrambi i sessi».
Sulla stessa linea anche il coordinatore di Roma del Pdl Gianni Sammarco: «Questa riforma penalizzerebbe le donne e sarebbe un grave passo indietro rispetto al principio, ormai consolidato, che tutela e garantisce laccesso femminile in ogni ambito». «Questioni delicate come una riforma elettorale - aggiunge - non si possono realizzare a colpi di maggioranza, occorrono la massima condivisione e il massimo confronto tra le forze politiche. La proposta della Saltamartini è assolutamente degna di ascolto, se non venisse recepita sarebbe un segnale di chiusura».
Anche il sindaco Gianni Alemanno è intervenuto sulla questione. «Bisogna garantire laccesso delle donne nelle istituzioni - spiega il primo cittadino - è un traguardo che lItalia deve raggiungere. Le regionali della prossima primavera sono il banco di prova. Mi associo, quindi, allappello della collega Saltamartini: laddove venga confermata leliminazione del listino bisogna promuovere un emendamento in Regione». È la soluzione migliore anche secondo Vincenzo Piso. «Il ragionamento proposto dalla Saltamartini coglie un aspetto di fondo della vita politica nazionale - commenta Piso -.
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