Salute

«Ama le tue gambe», è importante

Gonfiore e pesantezza possono essere l'anticamera della Malattia Cronica Venosa

«Ama le tue gambe». Uno slogan efficace per prepararci a maggio, mese che sarà consacrato alla prevenzione della Malattia Venosa Cronica. Un'iniziativa che coinvolgerà specialisti, medici di famiglia e farmacisti, tutti insieme per non sottovalutare i sintomi di questa patologia.

Attenzione, infatti: dolore, gonfiore e pesantezza alle gambe non sono legati solo al caldo oppure a errate abitudini di vita quotidiane, come potremmo essere indotti a pensare, ma possono nascondere una patologia cronica che, se non trattata, peggiora nel tempo.

La Campagna, quindi, nasce per sensibilizzare i cittadini a prendersi cura della salute delle proprie gambe: per tutto il mese di maggio, chiamando il numero verde 800042650, si potrà prenotare una visita gratuita con un medico specialista della Società Italiana Diagnostica Vascolare (SIDV).

La Malattia Venosa Cronica (MVC), coinvolge il sistema circolatorio e peggiora se non trattata fin dalle prime avvisaglie. Questa malattia si verifica quando le vene delle gambe non funzionano più in modo corretto e hanno difficoltà a far defluire il sangue dalla periferia del corpo al cuore, perdendo elasticità. Ecco perché «Ama le tue gambe», Campagna promossa da Servier - azienda farmaceutica indipendente leader nell'ambito delle patologie croniche - con la validazione e il supporto scientifico di SIDV, la Società Italiana Diagnostica Vascolare, e di FIV, Fondazione Italiana Vascolare onlus, è una iniziativa lodevole, da sfruttare.

«Il paziente con Malattia Venosa Cronica ha una qualità di vita compromessa, per questo Servier, da sempre dedicata alla gestione delle malattie croniche cardio-vascolari, si pone come partner di riferimento per i pazienti e i professionisti della salute al fine di offrire soluzioni adatte alle loro esigenze. La nascita del Mese della Prevenzione della Malattia Venosa Cronica è un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno nei confronti di questi pazienti», dichiara François Debaillon-Vesque, il direttore generale di Servier Italia.

Tutte le informazioni sulla Campagna, sulla patologia e sulle regole della prevenzione saranno disponibili sul sito www.amaletuegambe.it e nelle principali farmacie italiane. Un board di esperti ha elaborato un vademecum che contiene tutte le indicazioni pratiche sulla prevenzione, diagnosi e trattamento farmacologico della Malattia Venosa Cronica.

Bisogna farsi controllare, soprattutto prima dell'estate, periodo dell'anno in cui i sintomi si possono accentuare, in particolare in caso di familiarità, se durante il giorno si tende a stare molto in piedi fermi o seduti, se si è in sovrappeso e se ci si espone a fonti di calore.

«Dolore, gonfiore, bruciore alle gambe e crampi notturni possono essere i primi sintomi legati alla Malattia Venosa Cronica spiega il professor Pier Luigi Antignani, presidente di FIV e presidente onorario di SIDV -. Questa patologia, la terza più diffusa, dopo allergie e ipertensione, colpisce 19 milioni di italiani: dal 10 al 50% degli uomini e oltre la metà delle donne (dal 50 al 55%). Solo una persona su tre, però, sa di essere malata e segue una corretta terapia farmacologica. A queste prime avvisaglie si accompagnano gonfiore e pesantezza durante il giorno. A livello visivo, i primi segni che si notano sulle gambe sono piccoli capillari in vista, di colore rosso o verdastro di circa 3 millimetri: non si tratta solo di inestetismi, ma dei primi campanelli d'allarme delle branche varicose». Per prevenire il peggioramento della Malattia Venosa Cronica si suggerisce di praticare attività fisica, indossare calze elastiche, evitare l'esposizione al calore eccessivo, limitare l'utilizzo di tacchi alti e ricorrere all'uso di farmaci con evidenze cliniche riconosciute dalle linee guida. Anche il farmacista ha un ruolo cruciale, come spiega il dottor Daniele Dani, farmacista e consigliere di Federfarma: «Il farmacista può rispondere alle richieste della persona che descrive i sintomi e può consigliare il presidio più adatto in base alle sue esigenze oppure indirizzarla verso il Medico di Medicina Generale. Una volta che il paziente si è rivolto al proprio medico o allo specialista, il farmacista può fornire validi consigli e supportarlo nel percorso di aderenza alla terapia, per fare in modo che non la interrompa improvvisamente».

VPe

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