Salute

Arriva la simil-influenza: oltre 90mila a letto in una settimana

Pur presentandosi come una sorta di ’influenza attenuata", questo "malanno di stagione" non va sottovalutato

Arriva la simil-influenza: oltre 90mila a letto in una settimana

Complice il "meteo ballerino" di queste ultime settimane, con bruschi sbalzi termici dal bello al cattivo tempo, sono sempre di più gli italiani colpiti dalla "simil-influenza". Si tratta di un virus molto simile a quello influenzale ma che dà luogo a sindromi meno intense. "Solo nell'ultima settimana - afferma il ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco - i casi stimati sono oltre 90mila, soprattutto tra i bambini".

"Quelli attualmente in circolazione - spiega Pregliasco - sono virus parainfluenzali che appartengono a 260 diversi tipi, dai rinovirus ai coronavirus. Tutti provocano sindromi simili all’influenza ma, appunto, meno intense, con sintomi vari come febbre, naso chiuso, problemi intestinali". Pur presentandosi come una sorta di "influenza attenuata", questo "malanno di stagione" non va sottovalutato. "È importante ricorrere all’automedicazione consapevole contro i sintomi - è il consiglio dell'esperto - ma se questi persistono è bene rivolgersi al medico".

Quanto all’influenza "vera", il suo arrivo è atteso per dicembre. "Grazie ai sempre più capillari sistemi di sorveglianza e monitoraggio delle Regioni - spiega Pregliasco - si sono già individuati primi casi isolati di virus influenzali; ciò è importante anche al fine della messa a punto del vaccino, e sappiano che i virus di quest’anno sono simili a quelli dello scorso anno. Per questo, si prevede una stagione influenzale di intensità non elevata". L’influenza vera e propria, infatti, non è ancora "esplosa". "I virus influenzali infatti - chiarisce lo specialista - si diffondono più massicciamente in presenza di basse temperature che si protraggono nel tempo".

In attesa dell’ondata influenzale, il consiglio alle categorie a rischio (come anziani, malati cronici, operatori sanitari) resta quello di vaccinarsi per tempo. I vaccini stanno arrivando nelle Asl e presso i medici di famiglia. E il momento giusto per la vaccinazione è a partire dalla metà di novembre in modo da essere "coperti" nel momento di maggiore diffusione dei virus. Intanto, per prevenire il "male di stagione" per eccellenza, una mano può arrivare anche dalla tavola. "Importante - avvertono i nutrizionisti - è innanzitutto non far mancare dalla dieta frutta e verdura che, ricche di vitamine, aiutano anche a combattere le sindromi da raffreddamento".

Un aiuto arriva pure dai sali minerali, dal calcio al fosforo, che contenuti in numerosi alimenti aiutano a rafforzare il sistema immunitario.

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