«Non bisogna dare alla mela un primato rispetto ad altri frutti, ma diciamo che gioca un ruolo importante all'interno di un assortimento, perchè non bisogna focalizzarsi su un solo alimento ma variare». A spiegarlo è Lelio Morricone, direttore del Centro di Nutrizione Clinica e prevenzione cardiovascolare del Policlinico San Donato.
E allora quali sono le regole che vanno seguite?
«La regola di base è quella delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno: mantenere un apporto adeguato di questi alimenti e, variando, sfruttare le proprietà dei singoli vegetali. Ci sono studi anche sul pomodoro, gli agrumi, la frutta secca: ogni ricerca rafforza il concetto che il consumo di vegetali è molto utile alla salute, e nel dettaglio cerca di capire i meccanismi alla base del beneficio. Sui possibili effetti cardioprotettivi, ad esempio, sono stati condotti studi anche sui frutti rossi, come i mirtilli e i lamponi».
Quali indicazioni si possono dare per un consumo benefico della frutta?
«Intanto rispettare la stagionalità e cercare di conoscere come la frutta viene coltivata: la mela è un frutto fantastico, ma attenzione alle sostanze che possono essere sulla buccia come i pesticidi. E poi mai esagerare. Il fruttosio, lo zucchero contenuto nella frutta, in quantità eccessive ha effetti anche piuttosto rilevanti: fa salire i trigliceridi, può aumentare il livello di acido urico, dare un sovraccarico al fegato. Quando a un uso corretto ed equilibrato si sostituisce un abuso o un uso eccessivo, nella maggior parte dei casi nascono dei problemi. Vale per la frutta come per qualunque cibo. Gli studi che hanno evidenziato tali effetti negativi si riferiscono al fruttosio usato nelle bevande dolci: è stato dimostrato che questi beveroni causano gravi effetti sul fegato dei ragazzini. Ma se il fruttosio aggiunto artificialmente fa male, bisogna evitare anche un consumo eccessivo di frutta: non ci vuole molto ad arrivare a mangiarne oltre un chilo al giorno».
Quindi come regolarsi con succhi di frutta, centrifughe, estratti?
«Attenzione ai succhi di frutta in commercio, che per la maggior parte hanno significative quantità di zuccheri aggiunti. Per quanto riguarda invece estratti e centrifughe, c'è ovviamente differenza rispetto al consumo del frutto intero, perchè si riduce l'apporto di fibra, uno dei suoi aspetti più sani. Anche noi medici tuttavia li consigliamo quando possono invogliare, soprattutto i più piccoli, a consumare frutta. Un genitore non rinunci mai a dare la frutta al bambino perchè la rifiuta, è un errore che può essere superato: continui a dare il buon esempio, a metterla in tavola e a proporla.
Bisogna portare avanti una giusta educazione alimentare con i bambini e gli adolescenti, ma anche fra gli adulti: non c'è ancora una grande cultura sul consumo di frutta e verdura, le campagne che lo stimolano sono sempre utili».MAg
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