Salute

Barbabietola, ecco perché fa bene alla salute

La barbabietola riveste un ruolo fondamentale nell’alimentazione, non solo per il gusto ma anche per le sostanze nutritive che contiene. Di questa pianta antica si utilizza ogni sua parte, foglie comprese. Ecco perché è così importante.

Barbabietola, benefici e utilizzi per il benessere

Nota come Beta vulgaris la barbabietola è una pianta annuale o biennale che viene coltivata e cresce nei luoghi con clima temperato. Durante il primo anno si ha una maggiore concentrazione di zucchero nelle radici mentre, nel secondo, si sviluppa il fusto che può raggiungere anche i due metri di altezza, con foglie che possono assumere un singolare aspetto a cuore, dal formato molto importante e con fiori piccoli. Il suo è un ruolo molteplice perché viene coltivata per ricavare lo zucchero, ma anche come ortaggio, tubero oppure come foraggio per gli animali.

Parte integrante della vasta famiglia delle Amaranthaceae, che comprende anche la quinoa e gli spinaci, predilige temperature più calde e gradevoli. Diffusa in tutto il globo, la fase della semina cambia in base alla zona di appartenenza, ad esempio nei territori del nord viene affrontata in primavera con raccolta a fine agosto, invece in quelli del sud si coltiva seguendo il ciclo autunno-primavera, con raccolta in estate. Un po’ pianta, un po’ tubero, la barbabietola trova impiego sia nel campo dell’alimentazione che in quello dei rimedi naturali, come protagonista indiscussa del benessere fisico. Scopriamo insieme il suo ruolo benefico.

Barbabietola, un po’ di storia

Barbabietola verdura

Secondo studi e ricerche l’origine della barbabietola avrebbe due centri differenti, uno nella zona del Mediterraneo o delle regioni steppiche dell'Asia sud-occidentale e un secondo nelle isole Canarie o Capo Verde. Ma del suo passaggio si ha traccia sin dai tempi antichi dei Greci e dei Romani, impiegata sia come alimento che come rimedio naturale e medico. Successivamente, la coltivazione ha preso piede anche grazie alle cure e all’interessamento dei monaci, ma solo nel 1700 agronomi e chimici ne hanno scoperto l’incredibile potenziale legato alla capacità di produrre zucchero. I vari studi avviati e le conseguenti coltivazioni mirate hanno permesso una valido perfezionamento della fase di estrazione.

Un forte interessamento che ha favorito la creazione di una fabbrica tematica a Cunern, in Bassa Slesia, è stato quello di Federico il Grande e successivamente di Guglielmo III, che hanno supportato gli studi e la commercializzazione avviata da Franz Karl Achard. Infine, Napoleone ha permesso miglioramenti nei riguardi della sperimentazione e della produzione, frutto anche dei blocchi imposti proprio dalle guerre che ne impedivano l’approvvigionamento e l'importazione dall’Inghilterra, unica a coltivarle. Questo ha portato all'avviamento di produzioni nazionali, con la creazione di un commercio redditizio che ancora oggi risulta molto florido.

Benefici alimentari e proprietà nutritive

Barbabietola succo

Come anticipato, la barbabietola può trovare spazio come foraggio per animali, trasformarsi in ortaggio a foglia e a tubero, permettere l’estrazione dello zucchero dalle radici e trasformarsi in un rimedio naturale. Le varietà sono tante, tra cui quelle con colorazione della polpa da bianca a gialla, fino a quella rossa violacea più diffusa. Quest'ultima tipologia di barbabietola deve la tonalità intensa alla presenza della betaina, ovvero un pigmento naturale che si scioglie in acqua e che trova impiego sia nel campo alimentare che in quello della tintura dei tessuti. La barbabietola rossa è facilmente reperibile fresca durante il periodo autunnale oppure sottovuoto e precotta, disponibile tutto l’anno.

Piccola ma benefica, è ricca di moltissime proprietà nutritive quali sali minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, sodio, zinco ma anche vitamine A, E, C, B e zuccheri. La barbabietola svolge un ruolo importante in qualità di antiossidante naturale oltre a eliminare le tossine dalle cellule, depurando, sfiammando e favorendo il benessere e la rigenerazione dei globuli rossi. Se fresca, la si può cuocere in pentola o nell’acqua bollente fino a renderla morbida, se precotta la si può affettare e condire con olio, aceto, limone e aglio fresco.

Trova spazio nella preparazione di risotti saporiti, vellutate e minestre, si possono preparare creme spalmabili, hamburger, hummus e smoothie energetici. Frullata e trasformata in crema può diventare un gustoso condimento per la pasta, parte integrante di insalate fresche oppure come carpaccio gustoso in coppia con frutta fresca e secca, condita con olio, aceto, sale, pepe, scaglie di grana e timo. Perfetta da affettare sottilmente e far dorare in forno con alloro e olio, regala delle chips golosissime.

Barbabietola, un ottimo rimedio naturale

Barbabietola vellutata

Conosciamo ora l’aspetto benefico della barbabietola sia per l’ambiente, visto che con gli scarti vengono prodotte materie plastiche biodegradabili, ma principalmente per la salute. Un alimento che trova spazio all’interno dei regimi dietetici e nei percorsi alimentari salutari grazie al potenziale in fatto di depurazione e buona digestione. La barbabietola migliora la produzione di bile e rende più forte la mucosa gastrica. Svolge un ruolo positivo regolando la pressione arteriosa e migliorando il sistema nervoso, oltre a proteggere la salute del cuore grazie alla presenza di acido folico e betaina in grado di rinforzare i capillari. Se assunta regolarmente scioglie i depositi di calcio, preservando così la salute della circolazione e dei vasi sanguigni stessi.

Antiossidante naturale, contrasta i radicali liberi rallentando l’invecchiamento cellulare, al contempo ricarica il corpo di energia e contrasta l’anemia grazie all’alta presenza di ferro. Stimola la produzione di globuli rossi e riduce i livelli di zuccheri nel sangue perché ricca di fibre, un toccasana per chi soffre di diabete. Protegge le ossa, migliora la digestione, contrasta la stanchezza e la depressione perché ricca di betaina e triptofano, quest'ultimo responsabile della produzione di serotonina. Combatte le infiammazioni e svolge un compito molto importante di prevenzione contro la formazione di cellule tumorali.

Sana, buona, saporita però non è indicata per chi soffre di colon irritabile e di calcoli renali.

Commenti