Salute

Cheratosi seborroica, cos'è e come si manifesta

A differenza della forma attinica, questo disturbo dermatologico non evolve in patologie maligne

Cheratosi seborroica, cos'è e come si manifesta

Rara negli orientali e nelle persone di colore, si manifesta soprattutto sul volto e sul tronco degli individui di razza caucasica che hanno raggiunto un'età avanzata, senza preferenza di sesso. La cheratosi seborroica, una forma tumorale benigna che colpisce la pelle, è distinguibile per la formazione di macchioline marroni-brunastre, quasi sempre in rilievo. La superficie delle aree colpite tende a squamarsi, con conseguente comparsa di crosticine untuose inclini a staccarsi. A differenza della forma attinica, questo disturbo dermatologico non evolve in patologie maligne. Esistono vari sottotipi di cheratosi seborroica. Quella acantosica, la più frequente, presenta una diffusa pigmentazione dal nocciola al marrone scuro con pseudo cisti cornee. Quella acroposta, caratterizzata da lesioni cutanee multiple, interessa soprattutto le gambe. Sono note, poi, forme di cheratosi ipercheratosica, pigmentata e la cosiddetta papulosa nigra. Infine, quella irritata o convertita è accompagnata da alterazioni della pelle come sanguinamenti e rossore. Poiché le macchie talvolta assumono una colorazione brunastra, tale tipologia si può confondere con l'epitelioma pigmentato basocellulare.

Non sono ancora note le cause della cheratosi seborroica, l'unica connessione che gli studiosi sono riusciti a comprovare è stata la familiarità. Il disturbo, infatti, viene trasmesso geneticamente in maniera autosomica dominante. Un'altra certezza è data dal fatto che l'evoluzione della cheratosi seborroica è potenziata da irritazioni o da alterazioni ormonali, pur non essendo essi i diretti responsabili. Ecco, quindi, che durante la menopausa (momento di transizione in cui gli ormoni subiscono importanti modificazioni) la sintomatologia si esacerba. Secondo alcune ricerche, poiché è noto che la cheratosi seborroica si manifesta in soggetti che per lunghi periodi hanno esposto la pelle ai raggi solari, nell'eziologia della stessa sono implicate le radiazioni UV. Tuttavia la malattia colpisce anche coloro che hanno preso il sole in maniera moderata e con le dovute precauzioni. Il dibattito, dunque, è ancora aperto.

I sintomi tipici della cheratosi seborroica sono le papule giallastre (chiamate anche verruche seborroiche) che, con il trascorrere del tempo, si squamano e si imbruniscono. In realtà il colore, dal nocciola al blu, cambia a seconda del sottotipo di cheratosi di cui il paziente è affetto. Le lesioni, di dimensioni che variano da 1 millimetro a 1 centimentro (anche se si sono registrati casi in cui erano ancora più grandi) interessano soprattutto il volto e il tronco e non sono infettive. In genere asintomatiche, talvolta possono irritarsi e causare prurito e/o sanguinamento. Molto spesso il soggetto che soffre di cheratosi seborroica avverte la sensazione che le papule possano staccarsi facilmente.

L'eradicazione parziale o totale, effettivamente, avviene in seguito ad un trauma.

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