Coronavirus

"Attenti al croup". Il nuovo sintomo di Omicron che colpisce i neonati

Una ricerca Usa mette in guardia dall'infezione acuta delle vie respiratorie che colpisce i più piccoli: cos'è e come si manifesta

"Attenti al croup". Il nuovo sintomo di Omicron che colpisce i neonati

C'è un nuovo sintomo della variante Omicron che colpisce i più piccoli: il "croup". Da quando il ceppo virale è diventato dominante, nei bambini piccoli, sembrerebbe infatti essere stato riscontrato un aumento delle infiammazioni acute delle vie respiratorie, soprattutto quelle superiori. A dimostrarlo è una ricerca realizzata dagli studiosi statunitensi del Boston Children’s Hospital.

Gli scienziati, coordinati dal professore Ryan C.L. Brewster, lavorando in team con i medici dell’ospedale del Massachussets, avrebbero analizzato un campione di bambini. Il risultato dello studio è stato che dal 1 marzo 2020 al 15 gennaio 2022, i casi di croup da quando è iniziata a circolare la nuova variante sarebbero aumentati dell’80 per cento. In alcuni si sarebbe ricorso anche alla terapia intensiva, ma ovviamente si tratta di situazioni eccezionali. Su 79 bambini solo per nove sarebbe stato necessario il ricovero e per quattro si sarebbe ricorso alla respirazione assistita.

Il sintomo più diffuso, quindi, sarebbe solo una fastidiosissima tosse metallica, che porta a una sorta di mancamento d’aria, detto stridore. L’infiammazione, infatti, interesserebbe principalmente trachea, bronchi e corde vocali.

Al momento non esiste una vera e propria cura per allievare tali disturbi, ma sarebbe consigliato dai sanitari l'utilizzo degli stessi farmaci adoperati fino a ora per ridurre i sintomi da Covid. Laddove ci fossero, invece, delle complicanze sarebbe opportuno ricorrere ai corticosteroidi e al desametazone. Solo nei casi eccezionali si dovrebbe applicar una specifica terapia tramite un nebulizzatore.

Fino a questo momento, il Croup non era tra le patologie più diffuse. Da quando, invece, sarebbe stata scoperta la variante Omicron, l’infiammazione delle prime vie aeree avrebbe maggiore incidenza. Da qui, però, a farsi prendere da facili allarmismi c’è un mare. Stiamo parlando, infatti, di una ricerca che riguarda una particolare area geografica e di un campione di cui solo una piccolissima parte ha mostrato i sintomi più gravi.

Per tale ragione, anche in questo caso, come a più riprese consigliato dai medici, serve solo rispettare le disposizioni vigenti ed essere attenti affinché si mantengano quelle precauzioni che possano rallentare la diffusione dei contagi, in particolare tra i più piccoli.

Questi ultimi sarebbero esposti a una serie di nuovi sintomi, come il croup, che pur manifestandosi in maniera grave solo in pochi casi, crea più di qualche fastidio, che sarebbe meglio evitare.

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