Salute

Depressione: riconoscerla e vincerla

Considerata la malattia del secolo che può portare al suicidio, la soluzione per combatterla definitivamente

Depressione: riconoscerla e vincerla

Risultano scioccanti gli ultimi dati che arrivano dalla Sip, Società Italiana di psichiatria, secondo la quale, 7,5 milioni di italiani soffrono di depressione, 1/3 dei quali si cura. Nel mondo, le statistiche sono altrettanto gravi, raggiungendo i 322 milioni di depressi, pari al 4,4% della popolazione mondiale.

Il problema è che i dati sono continuamente in crescita e, quindi, bisogna arrivare presto a soluzioni efficaci partendo dalla radice della causa. Siamo nati con il diritto e il dovere di fare delle scelte che partano dalla parte più profonda di noi e non dalle circostanze o dai pareri altrui; nel momento in cui infrangiamo tutto questo, il nostro essere comincia piano piano e spegnersi fino a giungere sotto il limite di normale pressione.

Da lì ci allontiamo piano piano dall'energia che ci dà la vita fino a non riconoscerci più ed entriamo in quel tunnel, che molti, sono inconsapevoli di avere imboccato. Tanti sono i depressi ma non riescono ad ammetterlo nemmeno a loro stessi, e quindi, come ci si libera di qualcosa se si pensa di non esserne schiavo?

Per questo, il primo passo da fare per cambiare rotta è riconoscersi spenti, senza l'entusiamo di vivere le nostre giornate, piuttosto desiderosi di ritornare a dormire dopo qualche minuto dall'essersi svegliati, un incubo insomma. Riconoscersi non al 100% è il primo passo.

Il secondo, è cominciare a prendere decisioni che ci immergono nella nostre passioni, ritornare a fare e a dire ciò che ci piace. Se riconosciamo di aver scelto il nostro lavoro per paura di rimanere senza soldi e non perché ci piaceva, o che abbiamo scelto la persona al nostro fianco perché era un "buon partito" e non perché ci faceva battere il cuore, allora, sarebbe importante e salutare, cominciare a cambiare le motivazioni delle nostre scelte, anche se ci danno meno sicurezze ma almeno ci avvolgeranno di soddisfazione formando il nostro nido felice.

Farci aiutare da uno psicologo o prendere dei farmaci per alleviare il dolore può servire per un po', se nel frattempo risolviamo le insoddisfazioni interne, se nel frattempo scegliamo..

.finalmente per noi stessi!

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