Diabete, i lipidi nel sangue predicono il rischio di danni ai nervi

L'iperglicemia si combatte a tavola con l'adozione della dieta mediterranea e con la pratica costante di esercizio fisico

Diabete, i lipidi nel sangue predicono il rischio di danni ai nervi

Il diabete di tipo 2 è una patologia metabolica caratterizzata da iperglicemia, ovvero un eccesso di glucosio nel sangue. Due sono le cause: deficit di secrezione di insulina e resistenza dei tessuti all'azione della stessa. Una delle conseguenze più temibili della malattia è la cosiddetta neuropatia diabetica che può interessare sia il sistema nervoso periferico, sia quello autonomo. Essa comporta una serie di sintomi tra cui: crampi muscolari, formicolio alle gambe, parestesie, dolori a mani, polsi e piedi. Attualmente alcuni farmaci alleviano la sintomatologia, tuttavia l'obiettivo della scienza è quello di individuare i fattori che la innescano.

A tal proposito i ricercatori dell'Università del Michigan hanno scoperto che più biomarcatori lipidici sono legati allo sviluppo della neuropatia nei pazienti affetti da diabete. Per lo studio, pubblicato su Annals of Clinical and Translational Neurology, sono stati esaminati campioni di siero di quasi 70 membri della comunità indiana del fiume Gila con diagnosi di iperglicemia. Gli stessi sono stati testati dieci anni dopo per la neuropatia. L'indagine in particolare si è focalizzata sull'analisi di 435 diverse specie di lipidi, ossia composti organici formati da grassi e oli.

Diabete e neuropatia periferica, il ruolo dei lipidi

Dai risultati è emerso che i partecipanti con punteggi elevati per la neuropatia diabetica avevano cambiamenti nei lipidi che riflettevano un metabolismo energetico alterato. Gli scienziati hanno individuato un modello nei profili lipidici nel sangue ben 10 anni prima dello sviluppo dei danni ai nervi. Tale modello mostrava una disfunzione di segnalazione in un percorso critico chiamato "b-ossidazione" che converte i lipidi in fonti di energia per i nervi. Quando i lipidi sono compromessi, i nervi affamati di energia subiscono dei danni che evolvono nella neuropatia.

Secondo il team, man mano che si approfondirà la relazione tra le specie lipidiche sieriche e la neuropatia, si aprirà la possibilità di un trattamento terapeutico mirato.

Lo studio conferma il concetto che i grassi insaturi sono una migliore fonte di energia per i nervi rispetto ai grassi altamente saturi. Il diabete di tipo 2, dunque, si previene con l'adozione di una dieta di tipo mediterraneo e con la costante pratica di esercizio fisico che aumenta l'efficienza della via di b-ossidazione.

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