Salute

Dieta vegana dannosa per il QI dei bambini: parla l'esperta

La dieta vegana potrebbe nuocere allo sviluppo del cervello dei bambini: ecco quali sono le possibili problematiche, secondo un'esperta

Dieta vegana dannosa per il QI dei bambini: parla l'esperta

La dieta vegana è nuovamente sotto accusa: secondo una ricercatrice, questo regime alimentare rischierebbe di diminuire il quoziente intellettivo dei bambini e, in generale, della futura generazione.

L’allarme è stato lanciato su Bmj Nutrition, Prevention & Health, dalla nota nutrizionista britannica Emma Derbyshire. L’esperta afferma che, a suo avviso, le diete a base di vegetali rischiano di creare una carenza di massa di colina - presente in carne, pesce, uova e latticini - un nutriente fondamentale per lo sviluppo del cervello. Ad esempio, si ritiene che questa sostanza sia molto importante anche in gravidanza, proprio perché contribuirebbe a una crescita sana del cervello del feto e del bambino.

In realtà, la colina è prodotta anche dal fegato, ma non in quantità sufficienti da soddisfare le esigenze dell’organismo, per cui andrebbe integrata attraverso l’alimentazione, sempre secondo il parere della nutrizionista. Derbyshire aggiunge, inoltre, che vi potrebbe essere il rischio di conseguenze non intenzionali, quando si ricorre nei bambini a una dieta vegana.

Corriamo il rischio - illustra - di ridurre il potere del cervello della prossima generazione. Le diete a base di vegetali sono ottime per l'ambiente. Ma nessuno ha pensato molto in termini di riduzione dell'assunzione di colina, che è vitale per lo sviluppo del cervello fetale. […] Il treno si muove così velocemente e sempre più persone stanno abbandonando carne e uova. Ma potrebbe lasciare molte donne in età fertile carenti di questo nutriente chiave”.

È in generale sempre consigliabile, in assenza di allergie o intolleranze - per cui delle eliminazioni di alimenti sono d’obbligo - chiedere sempre consiglio al nutrizionista per quanto riguarda particolari abitudini alimentari dei bambini, a partire dall’introduzione dei cibi nello svezzamento.

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