Salute

Doppio mento, non solo inestetismo ma anche disagio psicologico

Viene considerato semplicemente un inestetismo, anche se spesso è espressione di altri problemi di salute, ma in realtà il doppio mento è uno delle preoccupazioni principali riguardo l'aspetto fisico, che può creare problemi anche a livello psicologico. Ne abbiamo parlato con il chirugo maxillofacciale Valerio Ramieri.

Doppio mento, non solo inestetismo ma anche disagio psicologico

Per due adulti su tre il doppio mento è una delle principali preoccupazioni riguardo all’aspetto fisico. Non è un problema solo di chi è sovrappeso, perché è molto più diffuso di quanto si possa credere anche tra i giovani. Colpisce in egual modo sia uomini che donne, creando problemi psicologici. Il viso infatti è la parte più esposta del nostro corpo, la prima con cui ci mostriamo e soprattutto nelle donne l’accumulo di grasso al di sotto del mento (che può essere anche espressione di un problema di salute), può creare un forte disagio. Per eliminarlo esistono varie tecniche, sia chirurgiche che mediche. Ne abbiamo parlato con il dottor Valerio Ramieri, chirurgo maxillo facciale di Ortognatica Roma. Il suo primo consiglio è quello di accertarsi che tipo di doppio mento abbiamo.

Dottore, ci spiega che cosa è il doppio mento?
“Il doppio mento più comunemente chiamato “pappagorgia” è un accumulo di grasso o cedimento della pelle nella regione sottomentoniera. Questa alterazione può essere dovuta a cause molto diverse ma principalmente si riconduce in soggetti con importante aumento ponderale. È anche presente in cedimenti dei tessuti dovuti all’età o ad alterazioni delle strutture muscolari e ossee”.

È solo un problema estetico oppure può causare problemi di salute?

“Il doppio mento di per sé non è pericoloso e non può causare in nessun modo problemi di salute. Questo inestetismo può essere la conseguenza di molteplici cause che invece andrebbero trattate e risolte per evitare problemi seri di salute. Pensiamo per esempio al sovrappeso o ad una alterazione ossea del volto: problemi che se non trattati possono comportare complicanze cardiovascolari nel primo caso e difficoltà respiratorie, di masticazione e di postura nel secondo caso. Il doppio mento è quindi solo una conseguenza di natura prettamente estetica, che può essere corretto con diverse tecniche”.

Quanti tipi esistono?

"Non tutti i doppi menti sono uguali e non compaiono tutti per le stesse ragioni. Sebbene non sia un problema di salute, la pappagorgia suppone un problema estetico e per risolverlo dobbiamo prima conoscere l'origine del nostro doppio mento. È importante distinguere tra quattro tipi. Uno di questi si verifica a causa della perdita di elasticità della pelle sotto il mento, molto comune nelle persone anziane e in coloro che hanno perso peso molto rapidamente. Un altro è dovuto ad un accumulo di tessuto adiposo in questa zona, cioè grasso, che si osserva solitamente nelle persone in sovrappeso, soprattutto quando abbassano la testa. Un terzo motivo è dato da una perdita di forza nel muscolo del mento, causandone l'incurvamento, e infine, l’ultimo è dato un ipo-sviluppo della mandibola inferiore che comporta un osso mascellare corto, dando un aspetto di doppio mento. Per spiegare meglio:

-Accumulo di tessuto adiposo nella regione sottomentoniera

È chiaro che le persone molto in sovrappeso, hanno tessuto adiposo in questa regione, ma questo problema può manifestarsi anche in soggetti normopeso, con una distribuzione del grasso corporeo leggermente diversa rispetto alla maggior parte delle persone.

-Pelle flaccida

La pelle che ha perso compattezza ed elasticità è l'altra causa del doppio mento. In generale, entrambi i motivi vanno di pari passo, poiché l'accumulo di tessuto adiposo in una zona così soggetta agli effetti della gravità peggiora l'aspetto del doppio mento e il rilassamento cutaneo ne aumenta la trazione, con la conseguenza che la pelle nell'area subisce una rottura ancora maggiore delle fibre di collagene ed elastina.

-La mancanza di tono muscolare peggiora l'aspetto del doppio mento

Se la pelle è giovane e liscia, può sopportare il peso di avere muscoli del collo poveri o il peso di alcuni tessuti adiposi sottomentonieri. Ma quando la pelle inizia a perdere compattezza, il contorno del viso si sfuma e non riesce a mimetizzare questi problemi.

-Mandibola retrusa o mento poco sviluppato:

"Alcuni problemi nello sviluppo della mandibola, come la mandibola troppo piccola o la mandibola retrusa, possono far sembrare che ci sia un doppio mento quando, in realtà, l'osso mascellare è così corto che la pelle o la muscolatura della mandibola sporge, dando il doppio aspetto del mento. Inoltre, a volte il doppio mento può essere un retaggio ereditario o può insorgere con l'età. In altri casi, come dicevamo, può essere la conseguenza dei chili in eccesso o di una cattiva postura. Qualunque sia il motivo scatenante, l'effetto è la creazione di pelle in accumulo proprio sotto il mento, con la conseguenza di un effetto viso tondo decisamente accentuato. È bene ricordare che il doppio mento accomuna entrambi i sessi e, quel che è peggio, può insorgere anche in età relativamente giovane, intorno ai 30 anni".

Se si dimagrisce il problema scompare?

“Sì, se la causa scatenante è proprio l’eccesso di peso. In caso contrario, una dieta non risolverà il problema esistente. È prioritario quindi comprendere la natura del problema per poterla successivamente trattare”.

È corretto dire che può comparire anche in persone normopeso?

"Assolutamente sì, date le molteplici ragioni per il quale si può sviluppare".

Esiste un modo per prevenire la sua formazione?

"Sicuramente è consigliabile controllare costantemente il peso corporeo, attraverso un regime di alimentazione corretta con supportata attività fisica. Talvolta purtroppo però l’estetica del collo non migliora nemmeno rispettando queste regole ed è quindi consigliabile studiare il problema con un approccio specifico e personalizzato attraverso una visita specialistica dal chirurgo maxillo facciale. Il professionista, effettuerà un’analisi clinica del caso, con una ricostruzione 3D del cranio del paziente e sulla base di questo modello, valuterà la strada ottimale per la risoluzione del problema".

È possibile eliminarlo senza chirurgia?

"Esistono in medicina estetica diverse soluzioni per poter correggere il doppiomento; Vale la pena ricordare le più innovative che sono l’ultrasuoni microfocalizzato e la criolipolisi.

Il primo trattamento consiste in un “lifting non chirurgico”. Si usa un apparecchio simile ad un ecografo, che eroga fasci di ultrasuoni ad una profondità precisa e stabilita dal professionista in base a protocolli standardizzati. Gli impulsi emessi dal trasduttore inducono una microscopica lesione locale che darà il via al successivo processo di riparazione il cui effetto ultimo sarà la distensione del tessuto superficiale (effetto Lifting). Si tratta di un procedimento di un’unica seduta che permette l’immediata ripresa delle attività sociali post-trattamento.

La criolipolisi, invece, è una metodica che consiste nell’abbassamento controllato della temperatura, fino a che il tessuto adiposo non viene congelato. Le cellule adipose vengono distrutte dal freddo e rimosse naturalmente dall’organismo. L’effetto conseguente prevede una riduzione della pienezza del sottomento. Non è invasiva e non necessita di anestesia. I risultati sono visibili dopo circa tre mesi".

Quando è importante intervenire chirurgicamente?

"Se il problema è particolarmente accentuato (e quindi non risolvibile con approcci soft di medicina estetica) e se la natura dello stesso è data da perdita di elasticità della pelle, da eccessiva adiposità o da una disarmonia di natura scheletrica del volto, la strada chirurgica è l’unica soluzione. In casi di lieve doppio mento correlato prevalentemente all’invecchiamento (pelle rilassata) e/o fattori di peso, è possibile invece valutare trattamenti meno invasivi di medicina estetica".

Quali sono le soluzioni chirurgiche?

"Esistono diverse soluzioni, dalla più tradizionale liposuzione sottomentoniera, particolarmente indicata ai soggetti giovani con un accumulo modesto di grasso, al lifting del collo quando in associazione al primo intervento indicato è necessario trattare anche un eccesso di cute. Esistono poi ulteriori casi, quelli nei quali la presenza di un mento sfuggente, possa comportare un precoce invecchiamento di tutto il terzo inferiore del volto. Rughe intorno alla bocca maggiormente evidenti, un contorno del collo e del mento poco definiti e uno sviluppo precoce proprio del doppio mento sono le conseguenze di un deficit della regione mentoniera. In questo caso, le soluzioni percorribili sono la genioplastica di avanzamento o il lifting reverse.

In cosa consiste la genioplastica di avanzamento?

"Consiste in un’osteotomia orizzontale della sinfisi mentoniera. È una procedura utile e di grande aiuto che permette di correggere, oltre alla discrepanza orizzontale, anche i rapporti verticali (eccessiva lunghezza o brevità del mento) che esistono all’interno del volto".

Come funziona l’intervento?

"È un intervento della durata di circa quaranta minuti, in anestesia generale nel quale viene praticata una osteotomia sull’asse orizzontale (resezione chirurgica dell’osso) dell’osso mandibolare. Il mento viene quindi “avanzato” nella corretta posizione per poi fissarlo con apposite placche in titanio".

E invece cos’è il lifting reverse?

"Si tratta di una tecnica di face renovation che prevede, dove sia indicato, l’avanzamento della struttura mandibolare al fine di creare un effetto lifting su tutta l’area del mento. In questo caso, il chirurgo, attraverso l’utilizzo di speciali osteotomie “porta in avanti” tutta la mandibola comportando così un effetto liftante su tutti i tessuti molli del collo. Questa azione, permette un’immediata eliminazione del doppio mento, con conseguente valorizzazione di tutto il terzo inferiore del volto".

Quando è indicato questo tipo di intervento?

"L’intervento è particolarmente indicato in tutti i casi nei quali sia presente un ipo-sviluppo della mandibola con conseguente osso mascellare corto che genera un aspetto di doppio mento. In genere questa complicanza si traduce nella presenza di una malocclusione dento-scheletrica di seconda classe. Ovvero il labbro inferiore è nettamente più indietro del labbro superiore, tra labbro inferiore e mento c’è un solco profondo, il mento è troppo indietro e la forma della mandibola non è percettibile sotto la cute del collo che risulta quindi infarcita di tessuto adiposo. L’aspetto estetico del viso, con questi presupposti è ovviamente penalizzata, qualunque sia l’età della persona".

È una modalità invasiva?

"Sicuramente è un intervento complesso con un post-operatorio più impegnativo rispetto alle altre procedure prima descritte. Oggigiorno, grazie alle moderne tecniche, l’intervento è comunque molto meno invasivo rispetto al passato e il paziente può beneficiare di un recupero confortevole privo di grandi limitazioni".

Esiste un farmaco specifico per il problema del doppio mento?

"Sì, si chiama Belkyra, anche noto come ATX 101 ed è un farmaco approvato dalla FDA (Food and drug administration, ndr) per il trattamento non chirurgico del doppio mento. Il principio attivo stimola la distruzione del tessuto adiposo causandone l’assorbimento da parte del corpo e allo stesso tempo incentiva la produzione di collagene, inducendo un ricompattamento di tutto la zona trattata. La formulazione sintetica è a base di acido desossicolico, una molecola presente nel corpo".

A chi è indicato?

"Questo trattamento è indicato in pazienti selezionati e non si sostituisce, quindi, alla mini-liposuzione o al mini-lifting per il trattamento dell’area submentale ma ne è piuttosto un valido complemento per evitare il ricorso alla chirurgia".

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