Numerose sono le perplessità delle neomamme e donne in gravidanza in questo periodo di emergenza sanitaria.
Una buona notizia è che, a differenza di altre malattie virali che vedono nella gravidanza un periodo di maggior rischio per la mamma, nel caso in cui si contragga il coronavirus l’essere in gravidanza non comporta di per sé il rischio di una prognosi peggiore. Per le donne in dolce attesa che risultano positive al Covid- 19 invece risulta che l’infezione non si trasmetta al feto. Infatti il coronavirus non attraversa la placenta.
Per le gestanti che si recano in ospedale, dopo il controllo della temperatura corporea, è stato predisposto un percorso ad hoc. Questo comprende un ascensore dedicato, per accedere alla sala parto, al reparto di degenza e alla neonatologia. Solo così è possibile ridurre efficacemente i contatti con gli altri utenti dell’ospedale. È possibile allattare quando si è affetti da Coronavirus? Come pulire i dispositivi per l’estrazione del latte materno se si ha contratto la malattia Covid-19? O ancora, quanto tempo il nuovo coronavirus permane su superfici come tiralatte, kit e accessori? Sono queste le altre domande, in una delicatissima emergenza sanitaria, che preoccupano mamme e papà.
Nel caos prodotto dalla diffusione prima del contagio da nuovo coronavirus e, successivamente, dal circolare di fake news o informazioni incomplete, in moltissimi stanno cercando di dare risposte concrete. Ospedali, medici, pediatri, psicologi, aziende, tutti stanno aumentando gli sforzi per offrire in questo momento un sostegno adeguato e un supporto alle donne in gravidanza, o in allattamento nel fronteggiare questa delicatissima contingenza. La domanda più frequente è se si può allattare con il Coronavirus. Dalle evidenze attuali, che non sono molte al momento, come sottolineato dalla SIN (Società Italiana di Neonatologia) sembra che il virus non si diffonda tramite il latte materno. Una neomamma positiva al Covid 19 può allattare? La valutazione va fatta sul quadro sintomatico.
«Se ha febbre, tosse e secrezioni con positività al virus o in corso di accertamento, per mantenere l’allattamento dovrebbe usare presidi come mascherine, potenziando le operazioni igienico sanitarie normalmente previste (lavaggio frequente delle mani), ed eventualmente utilizzare il tiralatte, per contrastare, con ogni mezzo, il rischio di trasmissione tramite vie respiratorie” - spiega il dottor Luigi Piero Biondi, pediatra presso la Casa Pediatrica Ospedale Fatebenefratelli di Milano.
«Quando ci siano indicazioni, l’uso di presidi health care per l’allattamento può contribuire a rassicurare le mamme nel non interrompere un’attività così importante dal punto di vista sia nutrizionale sia relazionale con il bambino», afferma Barbara Zancan, managing director di Medela Italia, azienda specializzata nell’allattamento al seno e nelle soluzioni health care. L’emergenza sanitaria causata dal diffondersi del nuovo coronavirus inoltre viene a coincidere con l’avvento della primavera che porta con sé le allergie tipiche di questa stagione.
«Il latte materno protegge fin da piccoli i bimbi da questi disturbi, perché contiene sostanze che agiscono sul sistema immunitario», spiega il dott. Luigi Piero Biondi, pediatra presso la Casa Pediatrica Ospedale Fatebenefratelli di Milano.
Per portare avanti l'allattamento in situazioni particolari, ad esempio durante una malattia virale in cui si tema vi possa essere una trasmissione madre-bimbo attraverso le vie respiratorie, possono essere utili anche strumenti quali il tiralatte. «Se indicato, l'uso di presidi health care come il tiralatte può aiutare le mamme a non interrompere l'allattamento», afferma Zancan.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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