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Infarto, lo stress a lungo termine ne aumenta il rischio

La correlazione tra lo stress prolungato nel tempo e il rischio di infarto è stata indagata dai ricercatori dell'Università di Linköping, in Svezia

Infarto, lo stress a lungo termine ne aumenta il rischio

Con il termine infarto si indica la morte del tessuto cardiaco che si verifica quando il flusso di sangue diretto si blocca a causa dell'ostruzione di una o più coronarie, dedite al suo trasporto. È in assoluto uno dei più gravi eventi cardiovascolari e, ogni anno, solo in Italia se ne registrano circa 120 mila casi, di cui una buona parte si rivela fatale.

Esiste una correlazione tra l'infarto e lo stress? A questa domanda hanno cercato di rispondere i ricercatori dell'Università di Linköping in Svezia. I risultati dello studio pubblicati su "Scientific Reports" suggeriscono come lo stress a lungo termine sia un fattore di rischio. A determinarlo, l'aumento dei livelli di cortisolo riscontrato nei pazienti nei mesi precedenti un attacco di cuore.

Per condurre la ricerca, gli scienziati hanno utilizzato campioni di capelli di lunghezza compresa fra 1 e 3 centimetri, corrispondenti a 1-3 mesi di crescita. Successivamente, sono stati misurati i livelli di cortisolo nei campioni prelevati da 174 uomini e donne ricoverati con diagnosi di infarto miocardico in cliniche di cardiologia nella Svezia sud-orientale. Come gruppo di controllo, gli studiosi hanno usato i capelli di oltre 3mila partecipanti all'indagine svedese SCAPIS (Swedish CardioPulmonary BioImage Study) appartenenti alla stessa fascia di età.

Dall'analisi è emerso come i pazienti che avevano subito un attacco di cuore presentassero livelli più alti di cortisolo durante il mese precedente l'evento. Al pari di altri fattori, quali ipertensione, ipercolesterolemia, ereditarietà, fumo di sigaretta e diabete, anche la presenza elevata dell'ormone dello stress si è rivelata pericolosa.

I ricercatori non sono riusciti a fornire una spiegazione dettagliata sui fattori in grado di provocare l'innalzamento del cortisolo; lo stress potrebbe essere la conseguenza di elementi interni, come una malattia, o esterni, ad esempio difficoltà economiche o eventi importanti della vita. Essi, inoltre, sottolineano che l'esperienza dello stress non sempre corrisponde allo stress biologico. Dunque, un individuo può sentirsi stressato, senza tuttavia avere misure oggettive di tale tensione. Ma può avvenire anche il contrario.

Susanna Strömberg, medico generico e dottoranda presso il Dipartimento di Scienze della Salute, Medicina e Assistenza all'Università di Linköping ha così concluso: «Investigheremo ulteriormente i meccanismi che possono spiegare come i livelli di stress influenzano il rischio di infarto.

Siamo particolarmente interessati a vari marker di infiammazione e calcificazioni nei vasi sanguigni. Vogliamo indagare se questi sono legati allo stress a lungo termine».

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