In Italia il batterio che resiste all'antibiotico più potente del mondo

Scoperto un batterio resistente alla colistina, l'antibiotico superpotente. Gli scienziati: "Scoperta particolarmente allarmante"

In Italia il batterio che resiste all'antibiotico più potente del mondo

L'antibiotico non può essere la soluzione a tutti i nostri malanni. Anzi. Il rischio è che un utilizzo troppo frequente renda i batteri più forti, resistenti e pericolosi per l'uomo.

L'antibiotico superpotente

Come scrive Fanpage, all'elenco dei batteri resistenti da poco si è aggiunta "una variante genetica del Klebsiella pneumoniae". Di cosa si tratta? Come spiega l'Associazione microbiologi clinici italiani, è un batterio che provoca polmonite batterica e infezioni al tratto urinario. Ma soprattutto riesce a contrastare gli effetti dell'antibiotico colistina. Non vi dice niente? In realtà il dato è più allarmante di quanto possa sembrare. Il colistina infatti è considerato l'ultimo baluardo contro i batteri, nel senso che è talmente forte che in teoria dovrebbe poterli abbattere tutti. O quasi.

La scoperta italiana

La scoperta del Klebsiella è stata fatta in Italia. Ma a quanto pare non è l'unico batterio in grado di resistere alla colistina. Negli Usa infatti era stata trovata una variante dell'Escherichia coli ugualmente potente e che della Klebsiella è progenitrice. Il gene americano si chiama l'mrc-1 mentre quello italiano è stato denominato mcr-2, visto che del primo è una variante. La scoperta, secondo gli scienziati, è importante e richiede il monitoraggio della situazione visto che è “particolarmente allarmante". Il motivo è semplice: "Il clone di K.

pneumoniae ST512 produttore di carbapenemasi KPC (quello riscontrato) - spegano gli esperti - è uno dei maggiori responsabili della diffusione epidemica di K. pneumoniae resistente ai carbapenemi (CRKp) in Italia, ma anche altrove”. Un pericolo ce non può essere sottovalutato.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica