Salute

Malattie della pelle: il 25% degli italiani ne soffre

La popolazione italiana soffre sempre di più di patologie dermatologiche. Fra queste ci sono anche quelle di carattere tumorale dove la prevenzione gioca un ruolo fondamentale per salvare la vita

Malattie della pelle: il 25% degli italiani ne soffre

Sempre più italiani soffrono di malattie legate alla pelle. Per la precisione si calcola che il 25% delle persone, sia uomini che donne, hanno a che fare con delle patologie dermatologiche almeno una volta nella vita. Un problema la cui rilevanza è al centro di un Congresso internazionale promosso dall’Università di Napoli "Federico II" tra il 7 e il 9 aprile. Tanti gli approfondimenti all’ordine del giorno.

Le malattie più diffuse: psoriasi e dermatite atopica

Di natura infiammatoria, autoimmune, allergica, degenerativa, ma anche tumorale o infettiva: sono tante le origini che possono causare le malattie della pelle. Tra quelle più diffuse emergono la psoriasi, la dermatite atopica . La prima colpisce il 3% della popolazione e non si tratta di una patologia che si ferma semplicemente alla cute perché può colpire anche gli organi o gli apparati come ad esempio quello articolare, cardiovascolare e intestinale. Appare con lesioni circoscritte in alcune parti del corpo e ci sono periodi in cui si manifesta in modo più forte (le lesioni saranno molto più evidenti o diffuse) e altri in cui è più attenuata. Si tratta di una patologia dal percorso cronico.

Molto più diffusa è invece la dermatite atopica che colpisce circa il 12% dei bambini e il 7% degli adolescenti. La popolazione adulta ne è interessata in maniera più lieve: tra il 2% e il 5%. Un po’ tutti nella vita, anche per un brevissimo periodo, si ritrovano ad affrontare questo problema che si manifesta di solito in forma lieve o moderata. Minori i casi in cui si presenta nella sua forma più aggressiva con la comparsa di eczema accompagnato da prurito. In quest’ultimo caso si devono rispettare particolari comportamenti quotidiani di cura e igiene della pelle, stare attenti all’alimentazione e ai tessuti degli indumenti che si indossano.

Acne al viso

Idrosadenite suppurativa in aumento

Sempre più diffusa rispetto al passato è l’idrosadenite suppurativa. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica che compare con lesioni infiammatorie nodulari, ascessi e fistole. Le aree vicino le ascelle e le zone inguinali sono di solito quelle più esposte a questo tipo di problema. In queste zone si creano dei noduli dolorosi a causa di peli che diventano col passare del tempo delle cisti dolorose.

Per queste tre malattie di cui abbiamo parlato fino ad ora, la direttrice dell’UOC di Dermatologia Clinica dell’Università di Napoli Federico II, Gabriella Fabbrocini spiega che “fortunatamente oggi si hanno molti più strumenti, soprattutto se si effettua una diagnosi precoce, come per esempio quelli biotecnologici e in generale le nuove terapie biologiche, che agiscono in maniera mirata sui processi infiammatori che sostengono queste patologie”.

Visita dal dottore

Melanoma e tumori della pelle

Ci sono anche le malattie della pelle di carattere tumorale che, degenerando, possono anche rivelarsi fatali. Si tratta dei melanomi, dei sarcomi e dei carcinomi, ovvero le forme più diffuse di cancro nell’essere umano. Da recenti studi epidemiologici emerge che “l’incidenza dei tumori cutanei continua ad aumentare significativamente in tutti i Paesi del mondo, inclusa l’Italia”. Come spiega la professoressa Fabbrocini “sottoporsi con regolarità ad uno screening completo dei nevi può veramente fare la differenza e salvarci la vita”. Tra le metodologie per scoprire queste malattie e quindi per prevenirne la degenerazione, ci sono l’esame total body e quello con il Vectra Wb 360. Il primo è un esame non invasivo e affidabile per la valutazione clinica dermatologica e dermatoscopica accurata. L’apparecchio usato ha una lunga memoria capace di confrontare i controlli precedenti con quelli successivi. Nel secondo caso invece l’apparecchiatura utilizzata è più innovativa. “Si tratta – spiega la specialista - del primo sistema di screening simultaneo di tutte le neoformazioni o lesioni del corpo e che si basa sia sulla visione clinica che su quella dermatoscopica o in epiluminescenza.

Ha una qualità di immagine nettamente superiore a quella offerta dagli altri videodermatoscopi e attualmente è la soluzione più avanzata per la prevenzione del melanoma”.

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