Ancora oggi tanti miei nuovi pazienti rimangono stupiti quando uso la diga di gomma. Vedo già le vostre facce che dicono: «Cosa? Non ne ho mai sentito parlare!». La risposta è no! Non è uno strumento nuovo, la diga di gomma nel 2016 ha compiuto ben 152 anni. Fu inventata da C. Barnum, un medico newyorkese nel 1864. La diga è un banale e sottile foglio di gomma (ne esistono anche latex free) che viene montato sul dente o sui denti che devono essere otturati o devitalizzati isolandoli dai fluidi orali. Il foglio viene tenuto in posizione da una clips e un archetto metallico, e il risultato è come avere il dente del paziente su un modello artificiale.
Questo isolamento ha molteplici vantaggi, sia logistici sia tecnico-operativi. Il paziente potrà muovere liberamente la lingua e non avrà aspiratori, specchietti o altro che tirino o spingano labbra e guance. Si eviteranno anche rischi di ingestione accidentale di strumentario, peraltro già documentati sui libri di testo e nelle aule di tribunale.
Dal punto di vista operativo, le terapie eseguite con l'isolamento della diga sono più predicibili nel tempo, in quanto le otturazioni e le devitalizzazioni vengono eseguite in assenza di contaminanti presenti nella saliva.
Le Raccomandazioni cliniche in odontoiatria pubblicate dal ministero della Salute nel 2014, tuttora operative,
consigliano l'utilizzo della diga di gomma nelle terapie di odontoiatria conservativa ed endodonzia. Ora che ne siete a conoscenza, provate a chiederla anche voi, i vostri denti vi ringrazieranno.*Prof. a c. Università di Milano
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