L’orzo è un cereale fonte di benessere per il nostro organismo. La sua pianta appartiene alla famiglia delle Graminacee e le sue origini risalgono al VII secolo a. C nel Medio Oriente. Ingrediente prezioso in cucina, è in grado di rendere gustose zuppe salutari e insalate miste.
Utilizzato anche come bevanda, è consumata dai bambini e come sostituto del caffè da parte degli anziani e durante la gravidanza. Dall’effetto energizzante veniva mangiato in nutrienti zuppe già ai tempi degli Antichi Romani da parte dei gladiatori.
Quali sono gli effetti benefici dell’orzo
L’orzo è fonte di vitamine, antiossidanti e fibre che permettono all’organismo di mantenersi in salute. Il suo consumo è consigliato nei periodi di stanchezza psicofisica legata i cambi stagionali. Ecco quali sono alcuni degli innumerevoli benefici di questo antico cereale:
- combatte la stitichezza: dall’alto contenuto di fibre è un ottimo alleato contro la stipsi. Grazie a queste sostanze è possibile tenere sotto controllo l’attività digestiva e prevenire varie forme di tumore all’intestino;
- aiuto contro il gonfiore: permette di depurarsi da scorie e tossine in eccesso, liberandosi dal senso di pesantezza soprattutto dopo le abbuffate;
- contrasta l’obesità: protagonista di molte diete ipocaloriche, dona un immediato senso di sazietà contrastando gli attacchi di fame nervosa;
- alleato di bellezza: ricco di acido silicico è prezioso per le unghie e i capelli che aiuta a rendere più forti;
- protezione per il cuore: consente di tenere a bada il livello di colesterolo cattivo che provoca danni al sistema cardiocircolatorio;
- nutrimento per la pelle del viso: con questo prezioso cereale si può creare una maschera idratante. Basta amalgamare alla farina d’orzo dello yogurt bianco e del miele. Questa maschera è utile per ogni stagione dell’anno;
- rafforza il sistema immunitario: ricco di vitamina C, consente all’organismo di contrastare efficacemente l’attacco di virus e batteri soprattutto durante la stagione invernale;
- stimola la mente: dall’effetto energizzante, pur non contenendo caffeina, consente alla mente di mantenersi attiva e performante nei periodi di studio intenso o stanchezza psicofisica.
Usi dell’orzo e controindicazioni
La tipologia di orzo più utilizzata è quella denominata orzo perlato. È utilizzata nelle zuppe come sostituto del riso ed è anche un ingrediente che serve ad arricchire le insalate fredde durante la stagione estiva. Rispetto alle altre tipologie di orzo risulta quello più raffinato. Diffuso è anche l’orzo integrale, chiamato così perché il suo chicco è ancora intero. Al contrario, l’orzo decorticato subisce un minuzioso processo di raffinazione che gli fa perdere completamente la parte della crusca lasciando intatti però il germe e l’endosperma.
Anche i tempi di cottura variano in base alla tipologia di orzo scelta. L’orzo perlato non necessita della fase di ammollo in acqua e prevede una cottura di circa mezz’ora. Il decorticato, invece, si tiene in ammollo per 5 o 6 ore e cotto per circa 45 minuti. Differentemente, quello integrale necessita di un ammollo di un giorno intero e la sua cottura dura circa un’ora e mezzo.
L’orzo che invece viene utilizzato come bevanda è quello solubile che si scioglie in acqua o latte.
È bevuto soprattutto da chi non può bere il caffè, oltre a essere anche alla base di diversi distillati e della birra. Il consumo dell’orzo è sconsigliato a chi soffre di celiachia e quindi presenta delle intolleranze al glutine. Un uso eccessivo può provocare, inoltre, il meteorismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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