Viviana PersianiIl vecchio detto secondo il quale «per apparire bisogna soffrire» non è più valido al giorno d'oggi, grazie all'applicazione di tecnologie avanzate e innovative anche nel campo della medicina estetica e rigenerativa. Fino a un decennio fa il bisturi o la medicina estetica sembravano le uniche ed inevitabili soluzioni per restituire tono e compattezza a un viso non proprio più giovane e donare un aspetto più armonioso ad un corpo con accumuli adiposi e tessuti rilassati. Oggi, finalmente, si può optare per interventi meno invasivi e più calibrati.Alla clinica Hospitadella è sbarcato Classys Ultraformer III, una macchina a Ultrasuoni Focalizzati (HIFU High Intensity Focused Ultrasoud) di ultima generazione per il lifting non invasivo adatta a intervenire sul rilassamento cutaneo del viso o per la riduzione del doppio mento, ma anche sul collo contrastando le antiestetiche collane di venere e ancora, su lassità ed adiposità di alcune zone del corpo.Come agisce il nuovo Ultraformer che, rispetto alla versione precedente, per ogni impulso emette energia più alta del 300%? La macchina emette degli ultrasuoni del tutto identici a quelli utilizzati nelle normali ecografie. Mentre in quest'ultimo caso i raggi sono tutti paralleli tra loro, nel caso dell'Ultraformer i raggi sono focalizzati per concentrarsi in un unico punto al di sotto della superficie cutanea. Ogni singolo raggio emesso non è dannoso, ma se i raggi si concentrano creano un piccolo danno nel punto nel quale si incontrano.I diversi manipoli sono composti da tre trasduttori intercambiabili, per il viso, che lavorano a diverse profondità d'azione per la lassità cutanea (1,5 mm3,0 mm4,5mm). Un profondo punto di focalizzazione in modo che sia esattamente sullo strato costituito da muscolo e fasce, posizionato in profondità nel tessuto. Uno intermedio (e più superficiale) che è invece subito al di sotto della pelle. Mentre il terzo, più superficiale di tutti, è per le zone dove lo spessore della cute è più sottile in assoluto (fronte, tempie e palpebre inferiori). Due diversi trasduttori sono previsti per il corpo (6 mm e 9 mm) che lavorano sull'adiposità localizzata a due differenti profondità.A ogni colpo emesso dalla macchina si creano diversi punti di focalizzazione. Ognuno di essi, preso singolarmente, non dà alcun effetto, ma se i punti diventano centinaia allora l'effetto è molteplice: si contraggono le fibre collagene dello strato colpito, si stimola la produzione di nuova fibre collagene come conseguenza del danno creato e il calore generato scioglie il grasso presente nell'adipocita.La metodica è fastidiosa e dolorosa solo in alcuni punti, ma la potenza è regolabile dall'operatore in funzione della sensibilità soggettiva del paziente. Non è richiesta anestesia. Il trattamento del volto ha una durata media di 45/60 minuti, mentre per il corpo 90/120 minuti. Si ha un leggero rossore della durata di qualche ora e un lieve gonfiore che, soggettivamente, può durare un paio di giorni. I risultati si ottengono nel tempo. Proprio a questo proposito si esegue una sola seduta per la lassità cutanea (al massimo ripetibile dopo qualche mese quando gli effetti della prima sono arrivati al loro massimo) e un paio di sedute a distanza di 3-4 settimane per il corpo (ripetibile una terza a distanza di tempo quando gli effetti delle prime due sono arrivati al loro massimo). Le abituali attività quotidiane posso essere riprese subito dopo la fine del trattamento.
Il grosso vantaggio di questa tecnologia è che non interagisce con l'esposizione solare; è infatti possibile effettuare il trattamento anche prima e/o dopo un'esposizione solare prolungata, o su carnagioni con fototipo alto.Info: www.hospitadella.itnumero verde 800589004- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.