Salvini, attore e patriota, che portò in palcoscenico il Risorgimento

Una passeggiata tra oggetti di scena, costumi, fotografie, lettere, copioni e filmati quella che propone la mostra dedicata a Tommaso Salvini, inaugurata ieri al Ducale. Un punto di vista diverso, nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, un risorgimento raccontato intrecciando la vita e l'arte di un grande attore con la storia di Genova e dell'intero Paese in quegli anni. La mostra è nata dalle sinergie tra il Museo e Biblioteca dell'Attore, il Comune, la Provincia e la Regione che stimolati dall'idea del professor Eugenio Buonaccorsi non si sono tirati indietro malgrado i soliti problemi finanziari. Eugenio Pallestrini, presidente del Museo dell'Attore, presentando la manifestazione oltre a rimarcare i seri problemi economici che sta attraversando il museo, ha evidenziato quanto sia importante non tirarsi indietro dalle iniziative che sono un'occasione importante per mettere in rilievo il patrimonio artistico del museo, molto conosciuto fuori e poco a Genova. La mostra che porta la firma dello scenografo Guido Fiorato per l’allestimento, punta i riflettori sul clima risorgimentale anche nell'ambiente artistico. Salvini, racconta Buonaccorsi, oltre ad essere stato un attore cui il teatro deve una svolta in campo recitativo, è anche stato un patriota, sulla scia del suo maestro Gustavo Modena, amico e collaboratore di Mazzini.

Ed ecco che tra il rosso garibaldino dei pannelli con le vecchie foto dell'artista e i palchetti in cui brillano i costumi di scena, si va a disegnare un affresco del teatro italiano che è stato capace di dare gli strumenti di lotta politica per la realizzazione dello stato unitario e indipendente. La mostra a ingresso libero rimarrà sino al 3 aprile.

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