Nella settimana della «baruffa» per dirla alla Del Neri, adesso è arrivato il momento di pensare a giocare. Archiviate, almeno per un giorno le parole del presidente Riccardo Garrone, pronto a congedare Marotta senza rancori e le parole di Antonio Cassano, altrettanto pronto a tagliare corto sullo stesso Marotta e stuzzicando Del Neri, la Sampdoria deve tornare a fare gruppo per pensare alla Champions. All'Olimpico andrà in scena uno dei match più belli della stagione visto che si affronteranno una squadra in lotta per lo scudetto e una in lotta per il quarto posto. Il tecnico prova ad allontanare le nubi e a pensare alle ultime sfide del campionato: «Questa gara è tanto importante quanto le altre tre. Sarà fondamentale perché affrontiamo una squadra imbattuta in casa, che ha recuperato tanti punti all'Inter e che ora è prima in classifica. Contro la Roma avremo grandi motivazioni: su tutte quella di mantenere il quarto posto. Sarà senza dubbio difficile, ma, se vogliamo rimanere dove siamo, bisogna affrontare partite di questo tipo. È una gara che vale tanto per entrambe le squadre, che hanno varie cose in comune: nessuna delle due ha infatti cominciato la stagione con l'obiettivo primario che punta ora a raggiungere ed entrambe sono arrivate a questo grazie al buon gioco, che ha fruttato una continuità di punti».
Ed è anche lo stesso giudizio che ieri la espresso il tecnico della Roma Claudio Ranieri: questa sera si sfideranno le sorprese del campionato. «La Sampdoria - ha detto Ranieri - sta attraversando un buon momento, esattamente come la Roma. Entrambe possono essere considerate le sorprese del campionato ed hanno fatto fin qui un buon lavoro. I doriani applicano un 4-4-1-1 sempre compatto e sono sempre pronti a ripartire. E non sarà facile perché devono cercare di entrare in Champions League e hanno un calendario difficile. Noi dovremo avere la solita mentalità fatta di un passo dopo l'altro. Se vogliamo che il sogno continui dobbiamo pensare a questa gara in maniera maniacale». E ovviamente non poteva mancare una battuta su Antonio Cassano, che venerdì ha addirittura candidato Ranieri alla guida della Nazionale, al posto ovviamente di Marcello Lippi: «Cassano è una persona stupenda e un giocatore bravissimo come Totti, Del Piero e ora anche come Menez».
Ma la gara con la Roma non sarà solo Cassano contro Totti. Del Neri confermerà in toto la squadra che ha battuto il Milan, con il rientro di Gastaldello da squalifica al posto di Marco Rossi. Poli vince il ballottaggio con Tissone, mentre Guberti e Semioli sono confermati come esterni. Non è nemmeno questa volta tra i convocati Pietro Accardi, rimasto a Genova per problemi muscolari. Comunque sia l'obiettivo principale è quello di non uscire sconfitti dall'Olimpico: «Ora come ora - ha chiosato Del Neri - i risultati non sono ancora decisivi, ma di certo una vittoria ci permetterebbe di mantenere il quarto posto come obiettivo primario. Credo sarà una lotta a quattro: in questa sfida inserisco noi, il Palermo, il Napoli, e anche la Juventus, perché finché la matematica glielo permette, tutte queste squadre possono lottare per un posto al sole. In ogni caso, credo che tutto si deciderà all'ultima giornata». E c'è lo stesso Del Neri che oggi torna da ex, ma pare un dettaglio in questa turbolenta settimana: «Sarà una sfida importante perché si affrontano due squadre che sono in forma splendida.
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