Torna a casa, Claudio Bellucci. Sono passati 12 anni da quella notte di Coppa delle Coppe: Sampdoria-Arsenal, semifinale da brividi. Si partiva dal 3-2 per gli inglesi maturato ad Highbury, bastava un gol. Il primo lo segnò Roberto Mancini, ma i Gunners pareggiarono costringendo la formazione dell'allora tecnico doriano Sven Goran Eriksson a realizzare due reti per volare alla finale di Parigi. Due gol che portarono proprio la firma Claudio Bellucci, anche se alla fine un errore di Zenga permise all'Arsenal di andare in finale: «È un bellissimo ricordo - spiega il bomber, presentato ieri allo Starhotel - ma soprattutto adesso voglio dimostrare a tutti che non sono venuto qui per chiudere la carriera. Ho grandi stimoli, grandi motivazioni e lo dimostrerò a tutti i tifosi. Ringrazio naturalmente Marotta e il presidente Garrone per la fiducia e l'affetto dimostratimi e ringrazio il mio procuratore Vincenzo Rispoli che ha fatto di tutto per portarmi qui a Genova: spero di ripagarli al meglio, per la Samp e per i suoi tifosi. Non vedo l'ora di cominciare la preparazione e poter di nuovo giocare con questa maglia. Avevo altre offerte, ma Genova e la Sampdoria non sono mai riuscito a dimenticarle. Dovevo assolutamente tornare».
E a proposito di Garrone, ieri il patron della Erg ha deciso di partecipare, anche se solo da spettatore, alla presentazione: «Ormai è un po' di tempo che non mi reco alla presentazione dei giocatori, ma qualche anno fa partecipavo e tra un po' siamo finiti in Champion's». Motivi scaramantici, insomma anche se: «Facendo i debiti scongiuri speriamo che Bellucci torni a ripetere le sue ultime tre stagioni». Gol allattivo: 54. E il bomber troverà ancora Walter Mazzarri: «Lo conosco dai tempi di Napoli, quando faceva il secondo ad Ulivieri. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e conosce le mie caratteristiche». Una posizione da dividere, forse, con Fabio Quagliarella: «Sarà molto stimolante giocare con Fabio, in questo momento è forse il giocatore più in forma della scena italiana e non può che farmi piacere averlo come compagno».
Il problema piuttosto è un altro: il diesse dell'Udinese Pietro Leonardi proprio ieri ha fatto sapere che il club friulano vorrebbe vendere il giocatore. La Sampdoria in realtà sperava in un rinnovo della comproprietà e sperava soprattutto di trattenere in blucerchiato Quagliarella anche per la prossima stagione. L'Udinese per fa muro: «Vogliamo venderlo, ma se non arriveranno offerte valuteremo la situazione con la Sampdoria». E a questo punto molto è nelle mani del Manchester, che sembra disposto ad offrire circa 15 milioni di euro. L'amministratore delegato Beppe Marotta ha fissato la cifra della sua cessione in 20 milioni ma c'è sempre di mezzo l'Udinese: «Comunque è ancora tutto da decidere - continua Leonardi - Quagliarella non arriverà a Udine? Questo lo dite voi: non vedo perché la Sampdoria debba avere più probabilità di noi di aggiudicarselo».
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